La Regione Piemonte non ha ancora comunicato la data di riapertura h24 del Pronto Soccorso di Carmagnola, che era stata annunciata per fine marzo. Raccolte centinaia di firme, cresce il malcontento; il sindaco scrive all’Asl.
Cresce il malcontento a Carmagnola per l’incertezza sulla riapertura 24 ore su 24 del Pronto Soccorso dell’ospedale San Lorenzo, che da gennaio è chiuso in fascia serale e notturna (dalle 20 alle 8).
Il sindaco Ivana Gaveglio, dopo aver chiesto aggiornamenti al direttore generale dell’Asl TO5 Angelo Pescarmona, nelle scorse settimane si era sbilanciata in Consiglio comunale, annunciando la possibile data di fine marzo per il ritorno alla piena operatività.
Nel frattempo, però, i giorni sono passati e dall’Assessorato alla Sanità della Regione -da cui dipende la decisione finale- non arriva ancora la luce verde alla riapertura notturna.
Ed è caos anche tra il personale, che ancora non conosce i propri turni di servizio (né a livello di orari né di destinazione) per le settimane a venire e denuncia l’affollamento della struttura negli orari diurni.
L’Asl TO5 chiude il punto vaccinale anti-Covid di Carmagnola
Così Gaveglio ha di nuovo preso la penna, per far sentire la voce dell’Amministrazione carmagnolese: “Quando ho ricevuto la lettera di chiusura dell’hub vaccinale agli Antichi Bastioni ho semplicemente risposto che, liberandosi risorse in termini di personale, attendevo la data di riapertura del Pronto Soccorso, visto che mi era stato detto che veniva chiuso per impegnare operatori nei vaccini“.
Si è intanto conclusa la prima raccolta firme -promossa da Movimento 5 Stelle e lista civica “Il futuro di Carmagnola”– che nei banchetti allestiti le scorse settimane in occasione dei mercati ha ottenuto circa 250 adesioni di cittadini di Carmagnola e dintorni.
M5S e “Il futuro di Carmagnola” raccolgono firme per riaprire il Pronto Soccorso
“Stiamo valutando la forma con cui presentarle al sindaco unitamente alla richiesta di intervento presso l’Asl TO5, soprattutto perché riteniamo opportuno e importante non solo che venga garantita la riapertura del Pronto Soccorso, dato che si è sempre saputo che avrebbe riaperto, ma che vi sia l’impegno formale affinché non venga più chiuso e sia garantito il suo continuo, costante e corretto funzionamento“, fa sapere l’esponente pentastellato Fabio Danesi.
Qualora l’annunciata riapertura dovesse slittare o essere ancora rimandata a tempo indeterminato, non sono da escludere l’avvio di una nuova petizione o il ricorso ad altre forme di protesta da parte dei cittadini, come già avvenne in passato quando il San Lorenzo fu minacciato di essere ridimensionato o chiuso.
Pronto Soccorso chiuso di notte a Carmagnola, interrogazione M5S in Regione