Giorgio Prino eletto alla guida di Legambiente Piemonte

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Il carmagnolese Giorgio Prino, già presidente del Circolo intercomunale “Il Platano”, è stato eletto alla guida di Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta. Il mandato ha durata quadriennale.

Prino Legambiente Piemonte
Giorgio Prino con i neo vertici di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta

Il carmagnolese Giorgio Prino, già presidente del Circolo Legambiente “Il Platano”, è stato eletto alla guida di Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta.

Ritrovarsi in famiglia, in compagnia dei tanti soci e delle belle storie che racconta la nostra associazione, dà l’energia per iniziare a scrivere questa nuova pagina, di un libro già ricco e che continua. Una RiEvoluzione che dà la spinta per affrontare i tanti temi che ci stanno a cuore, per essere consapevoli che è il tempo del coraggio, il tempo di essere pronti a fare la nostra parte per cambiare il cambiamento climatico“: queste le prime parole di Prino al termine del congresso interregionale dell’associazione ambientalista, che ha visto la partecipazione di oltre 150 delegati dei circoli territoriali, e che ha portato al completo rinnovo delle cariche statutarie

A fianco di Prino come presidente, guideranno Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta per i prossimi quattro anni anche Alice De Marco, direttrice; Sergio Capelli, amministratore e Angelo Porta, vicepresidente.

In questi giorni più di 11000 scienziati, oltre 250 che lavorano in enti e accademie italiane, hanno firmato un documento che evidenzia come oggi il tema non sia più il cambiamento climatico, ma l’emergenza climatica -ha dichiarato ancora Prino al congresso di Legambiente Piemonte e Valle d’AostaE hanno indicato delle soluzioni. Soluzioni che passeranno gioco-forza da un Green New Deal, tappa obbligata di un percorso che ci porti fuori dalla drammatica situazione attuale. La sfida per tutti noi è declinare localmente le soluzioni globali. A partire dalla campagna associativa Change Climate Change, lo faremo!“.

Dalla plenaria sono quindi emerse analisi e priorità ambientali: il Piemonte è un territorio complesso, terra di acqua e di montagne che si dimostra sempre più fragile e bisognoso di attenzioni.
Atten­zioni che non possono non essere una delle priorità di Legambiente per i prossimi anni“, sottolineano dall’Associazione.

A partire dalle città -in cui si concentrano quasi la metà dei residenti regionali- e dall’ecologia urbana: dal costante stato emergenziale sull’inquinamento atmosferico a una Regione che supera di poco il 60% di raccolta differenziata a fronte di obblighi di legge del 65%, oltre alla necessità di una nuova mobilità leggera e meno impattante, al tema dell’inquinamento elettromagnetico e la nuova sfida del 5G

Inoltre, sottolineano da Legambiente, il territorio piemontese è fortemente colpito dal dissesto idrogeologico, tragicamente evidente negli ultimi avvenimenti che hanno interessato il basso Piemonte.
Dalla tutela dei corsi e specchi d’acqua per arrivare allo stop al consumo di suolo, al recupero, rin­novo, rigenerazione del già costruito -proseguono dall’Associazione- Le nostre attenzioni non possono non comprendere il trasporto ferroviario, positivo per ambiente e pendolari, per il quale l’associazione chiede la ria­pertura delle linee ferroviarie sospese, strumento fondamentale anche per il contrasto all’inquinamento atmosferico“.

Il congresso di Legambiente Piemonte e Valle s’Aosta ha salutato e ringraziato per il lavoro svolto negli ultimi otto anni i dirigenti uscenti dell’Associazione: Fabio Dovana, presidente, Francesca Gramegna, direttrice, Fabrizio Bo, amministratore, Federico Vozza, vicepresidente, Francesca Galante, responsabile campagne.

A questo link il documento programmatico approvato dal Congresso di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta: https://bit.ly/2qGnUYc