Grazie alla presenza di una colonia di rondoni verrà assegnata a Palazzo Lomellini, in piazza Sant’Agostino, la denominazione di “monumento vivo”. In città sono presenti ben tre specie di questo uccello, studiate dal museo civico di Storia naturale.
Palazzo Lomellini -storico edificio di Carmagnola che si affaccia sulla centrale piazza Sant’Agostino- sarà dichiarato “monumento vivo” grazie alla presenza di una colonia di rondoni nelle sue buche pontaie, con circa centoventi coppie nidificanti.
Si tratta, nello specifico, di una comunità di uccelli che viene monitorata, fin dal 1974, dal direttore del museo civico di Storia naturale, insieme a molti volontari e professionisti di Università italiane e straniere.
«Palazzo Lomellini rappresenta l’insediamento di rondoni più a lungo studiato in Italia e una fra le comunità maggiormente osservate in Europa -spiegano dal Comune- Una tale ricchezza di documentazione ha favorito la divulgazione di oltre 85 pubblicazioni scientifiche, che hanno contribuito a far conoscere Carmagnola come “città dei rondoni” a livello internazionale».
Inoltre, grazie alla presenza di torri rondonare e di altri edifici storici dotati di buche pontaie o nidi artificiali antichi, il territorio carmagnolese è un luogo prescelto per la nidificazione anche dalle altre due specie di rondoni presenti in Italia.
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Sulla base di questi elementi, pertanto, l’Associazione Monumenti Vivi di Torino, da anni impegnata nella tutela e nella valorizzazione della natura e dell’ambiente, ha proposto di nominare Carmagnola “Città dei rondoni” e attribuire a Palazzo Lomellini la qualifica di “monumento vivo”, che identifica gli edifici utilizzati da alcune specie animali come siti riproduttivi o aree di rifugio.
Sul palazzo -che da anni ospita il museo civico di arte contemporanea ed è ora oggetto di un ampio intervento di riqualificazione finanziato dal PNRR– verrà pertanto affissa un’apposita insegna con QR Code.
«Tali iniziative rinvigoriscono l’immagine della nostra città, quale meta di
interesse nel panorama del turismo culturale e ambientale», commentano soddisfatti dall’Amministrazione.
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