A Messer Tulipano, uno showcooking dedicato ai fiori eduli

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Domani, domenica 22 aprile, Messer Tulipano al Castello di Pralormo ospiterà uno  showcooking dedicato ai fiori eduli – fiori selvatici commestibili come quelli della salvia, della begonia, della borraggine, del garofano e della viola.

L’evento è Organizzato dal Mùses – Accademia Europea delle Essenze di Savigliano e rientra nel progetto Antea
per la valorizzazione della filiera emergente dei fiori commestibili attraverso attività innovative.

I fiori eduli non hanno solo un valore decorativo, ma anche importanti caratteristiche nutrizionali“, raccontano i promotori.

Location sarà Messer Tulipano, che ogni anno accoglie la primavera con la fioritura del parco del Castello di Pralormo: migliaia di tulipani, narcisi, muscari, giacinti e viole trasformano il giardino all’inglese progettato agli inizi dell’Ottocento dall’architetto di corte Xavier Kurten in caleidoscopio di colori.

Lo showcooking, a cura di Mùses – Accademia Europea delle Essenze per il progetto Alcotra Antea – DISAFA Università degli Studi di Torino, sarà tenuto dalla Scuola di Cucina La Maggiorana di Rivoli e delizierà il pubblico con la preparazione di gustose ricette.

Il pubblico potrà assistere alla preparazione di una tartellette di mandorle ed essenza di rose con crema chantilly alle fragole e decorazione di fiori eduli, di una rosa croccante con farcitura di formaggi latte vaccino e di capra con erbe aromatiche, asparagi e fiori eduli e di bicchierini di mele renette al rosmarino e miele al rododendro decorati con fiori del rosmarino. I fiori eduli saranno forniti per l’occasione dal vivaio Gramaglia di Collegno.

L’iniziativa rientra nel progetto Antea – dice la professoressa Valentina Scariot del DISAFA, partner di Antea – mirato allo sviluppo e ottimizzazione della filiera emergente del fiore edule, mediante attività innovative volte a valorizzare gli aspetti legati a tutto il processo: produzione, qualità, sicurezza d’uso, trasporto, conservazione, logistica, contatti e marketing. Nel comparto della floricoltura, molte piccole e medie aziende agricole si stanno riorientando su specie adatte a mercati alternativi pur mantenendo la stessa tipologia produttiva”.

Questo processo – continua Valentina Scariot – ha recentemente coinvolto con successo le piante aromatiche e sta iniziando a coinvolgere quelle specie ornamentali commestibili che si posizionano sul mercato alimentare sia della tradizione sia della cucina di innovazione. Un esempio tangibile di questo processo è l’esistenza del giardino dei fiori eduli presso l’Antico Orto dei Padri Somaschi a Cherasco che fa parte della rete dei Giardini delle Essenze”.

Sono molto felice – dice Elena Cerutti, Direttore dell’associazione Le Terre dei Savoia – per la collaborazione che si è instaurata con il progetto Antea e con il DISAFA, così come della sinergia del progetto Antea con le attività di Terre dei Savoia ed in particolare con il progetto Alcotra Essica che indaga il mondo delle piante aromatiche e delle essenze dal punto di vista delle nuove tecnologie di trattamento, in primis con l’essicazione a freddo”.

Il cambio di destinazione d’uso, da ornamentale ad alimentare, apre alla floricoltura nuovi scenari economici e sarà realizzato principalmente attraverso i seguenti canali: app di riconoscimento delle proprietà e utilizzo di fiori eduli; nuove specie e relativi protocolli colturali di propagazione e di coltivazione biologica; schede informative relative a caratteristiche antiossidanti e nutrizionali, eventuali allergenicità e tossicità; software per market place; open labs, installazioni permanenti di fiori eduli; una sala museale dedicata (Cosio D’Arroscia) e giardini tematici; pubblicazioni divulgative e scientifiche; show cooking; ricette e nuove preparazioni alimentari come yogurt, creme, dolci, liquori, confezioni di fiori freschi o essiccati.

Il progetto Antea, di cui è partner il DISAFA, è finanziato dal programma Interreg Alcotra 2014- 2020 ed è realizzato anche in partenariato con CREA OF – Sanremo, Centro di ricerca orticoltura e florovivaismo; CERSAA, Centro Regionale di Sperimentazione e Ass. Agricola – Albenga; Università di Torino Dipartimento DISAFA; Università degli studi di Genova, Dipartimenti DIFAR, DISC, DICCA, DIBRIS, DIME, DIFI; CREAT Chambre d’Agriculture des Alpes Maritimes CA06; LOCIE Laboratoire de recherche Polytech Chambery – Université de Savoie Mont Blanc; EPLEFPA Vert d’Azur. Antibes Cedex.

La scuola d’arte culinaria La Maggiorana è stata fondata a Rivoli nel 1999 dalla Cordon Bleu Erica Maggiora, ma la sua storia è iniziata nel 1973 nel laboratorio dell’azienda di famiglia, il biscottificio Maggiora di Torino. L’impostazione della Scuola si basa sulla continua ricerca nell’arte di trasformare i prodotti di base in piatti di alta cucina. Le ricette proposte spaziano dai grandi classici della cucina italiana alle più ardite rielaborazioni, realizzate con materie prime di altissima qualità che provengono da eccellenze produttive del territorio. Oggi La Maggiorana fa anche parte dell’AICI, associazione insegnanti di cucina italiana e delle scuole di cucina firmate dal design Arclinea.