«Dopo aver ascoltato le osservazioni e le esigenze di cittadini e aziende di San Michele, stiamo lavorando a migliorare la proposta di ZTL»: lo annuncia la sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio.
Prosegue il confronto attivo sul progetto di istituire una ZTL negli orari di punta a San Michele e San Grato. «Dopo aver ascoltato le osservazioni e le esigenze di cittadini e aziende, stiamo lavorando per migliorare la proposta», annuncia la sindaca Ivana Gaveglio a “Il Carmagnolese”.
Dopo la presentazione ufficiale della prima bozza della possibile Zona a Traffico Limitato, annunciata da “Il Carmagnolese” a fine novembre, la sua Amministrazione ha infatti incontrato decine di cittadini e di imprese del borgo.
Anche l‘incrocio tra via San Michele e via Carignano è ancora sotto la lente dell’Amministrazione: si sta cercando di capire se sia possibile avvicinare il varco a via Primo Levi, consentendo così di raggiungere alcune attività commerciali.
Tra le altre ipotesi allo studio, c’è quella di creare un’area di sosta vicino alla chiesetta di San Lorenzo, dove sia possibile parcheggiare l’auto nelle ore in cui la ZTL sarà attiva e recarsi facilmente a piedi nel centro del borgo.
«Anche per quanto riguarda la fascia oraria, per ora abbiamo voluto dare un’indicazione generica: le ore di punta del mattino e alcune altre ore nel tardo pomeriggio. Nulla è stato però ancora deciso né imposto: siamo in una fase interlocutoria», aggiunge la sindaca.
Gaveglio: «non diamo retta alle speculazioni politiche»
Quello che Ivana Gaveglio non vuole sentire, però, è che si tratti di una “marcia indietro” né, tanto meno, del frutto della campagna politica contro la ZTL da subito avviata dalle opposizioni.
«La revisione del progetto, ancora in corso, è il risultato di una mediazione conseguente all’ascolto delle persone e delle aziende del borgo -ribadisce- Non possiamo infatti pensare che la prima soluzione proposta sia sempre la migliore. E, se ci sono difetti, lavoriamo insieme per migliorarla. Resta fuori discussione che dobbiamo trovare una soluzione al problema del traffico che da anni queste strade stanno sopportando, ben superiore alla loro portata nonché sempre più in crescita sia come quantità che come tipologie e dimensione dei veicoli».
In queste settimane sono comparse diverse proposte alternative. Le avete valutate? «Assolutamente sì, tranne quando si trattava di mere speculazioni elettorali. C’è chi ha parlato di creare tutti sensi unici, ma riteniamo che sia preferibile una ZTL in limitati momenti della giornata rispetto a modifiche valide 24 ore su 24. Così come non è realistico affidarsi solo al controllo della velocità, perché secondo la legge attuale non si può mettere, in ambito urbano, un velox automatico, né possiamo pensare avere postazioni della Polizia locale ogni giorno».
E i possibili effetti sul traffico nel resto della città? «Nello studiare questa soluzione abbiamo ovviamente anche tenuto conto delle necessità di via Bellino così come di via Torino e anche di via San Francesco di Sales e di via del Porto, perché ogni variazione alla viabilità locale incide comunque su quella complessiva di Carmagnola. Bisogna però anche ragionare tenendo conto delle varie norme che devono essere rispettate».
Cosa risponde a chi dice che la ZTL creerebbe più disagi che vantaggi? «La mia sensazione è che sia stata ingigantita la portata delle limitazioni che si verrebbero a creare con la Zona a Traffico Limitato, che invece porterebbe enormi miglioramenti nella vivibilità e nella sicurezza del borgo, non ultimo quello di avere otto telecamere in più che tengono d’occhio tutte le auto che passano».
La sindaca si congeda quindi ribadendo la disponibilità a ulteriore ascolto e confronto: «Vogliamo trovare la soluzione migliore per tutti. Per chi vuole la tranquillità e per chi ha bisogno di attraversare Carmagnola in auto, anche per raggiungere casa in altre parti della città. Preferiamo fare le cose con calma, sviscerando tutti i possibili dubbi, senza posizioni ideologiche o pregiudiziali da parte di nessuno».