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Vittorio Sgarbi a Racconigi ospite del festival letterario “Libri a Castello”

Il critico d’arte e politico Vittorio Sgarbi questa sera a Racconigi sul palco del festival letterario Libri a Castello 2024 con il suo libro “Arte e Fascismo”. Ingresso gratuito.

Vittorio Sgarbi questa sera al castello di Racconigi per parlare del suo libro “Arte e Fascismo”

Dopo l’emozionante esordio con il pianista siriano-palestinese Aeham Ahmad, ieri sera, un altro ospite d’eccezione sale sul palco, oggi alle 21, del festival letterario “Libri a Castello” 2024 di Racconigi: Vittorio Sgarbi.

Celebre critico, uomo politico e volto televisivo, Sgarbi è professore ordinario di Storia dell’Arte, accademico di San Luca e ha curato innumerevoli mostre in Italia e all’estero. È sindaco di Arpino, prosindaco di Urbino, presidente del MART di Rovereto e di numerose altre realtà artistiche e culturali.

Il video della prima serata di Libri a Castello 2024, a cura di Cristina De Stefano
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La serata -promossa dal Comune con il Gruppo di Lettura Carmagnola e il Lions Club Racconigi- è a ingresso gratuito e si svolge nel cortile antistante il castello sabaudo di Racconigi a partire dalle ore 21. Al termine, firma-copie da parte dell’autore.

In caso di maltempo, appuntamento l’ala mercatale di via Carlo Costa 11; accesso fino ad esaurimento posti. Non è prevista la prenotazione.

Per ulteriori informazioni e contatti visitare la pagina Facebook “Gruppo di Lettura Carmagnola” o il sito www.gruppodilettura.net; scrivere all’indirizzo email gdlcarmagnola@gmail.com oppure chiamare il numero 392-5938504.

Libri a Castello 2024 porta a Racconigi quattro ospiti d’eccezione

“Arte e Fascismo”

A Racconigi, Vittorio Sgarbi presenta il suo libro “Arte e Fascismo – Nell’Arte non c’è Fascismo, nel Fascismo non c’è Arte”, edito da La nave di Teseo. Di seguito la sinossi dell’opera.

Un ventennio. Vent’anni del Novecento, dalla marcia su Roma nell’ottobre 1922 al drammatico epilogo della Seconda guerra mondiale nel 1945, che sono stati giudicati dalla Storia come il momento più triste del secolo che abbiamo alle spalle.

Gli stessi anni, nell’arte, sono il tempo di ‘Valori Plastici’, di ‘Novecento’, del gruppo di artisti che si raccoglie attorno a Margherita Sarfatti. Una tale ricchezza di esperienze, autori, circoli che ha fatto dire a una grande studiosa, Elena Pontiggia, che ‘gli anni Trenta non sono un decennio, mi fanno pensare a un secolo’.

Giovanna Burzio, una carmagnolese nel mondo dell’editoria e dei libri

Vittorio Sgarbi segue il filo dell’arte in una storia che inizia prima del Fascismo, che dentro il ventennio cresce, e dopo il Fascismo viene spazzata via insieme alla naturale condanna del regime.

Sgarbi distingue l’espressione artistica dal potere e per questo, a fianco di de Chirico, Morandi, Martini, salva dall’oblio Wildt, Guidi, la grande stagione dell’architettura e della grafica, ma anche Depero, il Futurismo e oltre, fino alla rivelazione di due scultori formidabili mai apparsi all’onore della critica, Biagio Poidimani e Domenico Ponzi.

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