Grandi novità per Virle Piemonte: il sindaco Mattia Robasto ha comunicato la volontà di realizzare un nuovo polo scolastico e centro civico, per centralizzare e ampliare i servizi alla Comunità. Un progetto ambizioso che l’Amministrazione vuole candidare per i fondi del PNRR.
Per il Comune di Virle Piemonte il 2022 inizia con un novità: il sindaco Mattia Robasto ha comunicato che la sua Amministrazione ha intenzione di far realizzare un nuovo polo scolastico per il paese, con l’ambizione di candidare questo progetto e ottenere i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Lo scopo dell’iniziativa è la costruzione del nuovo polo didattico e centro civico: la struttura sorgerà nella zona detta “dell’Orpina”, nei pressi di via Vigone. Il terreno su cui dovrà essere realizzato l’edificio è di proprietà dell’Associazione Istituto San Vincenzo de’ Paoli.
“Abbiamo raggiunto un accordo che prevede la cessione anticipata e gratuita di una porzione di area sulla quale potremo iniziare a progettare la nuova opera da candidare ai finanziamenti del PNRR -specifica il primo cittadino- Desidero ringraziare l’Associazione per la collaborazione, nella figura del presidente, don Eugenio, e tutto il Consiglio d’amministrazione“.
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L’edificio in progettazione accoglierà i locali dell’asilo nido, della scuola dell’infanzia e di quella primaria, oltre all’archivio storico, la biblioteca e anche uno spazio polifunzionale che comprende una palestra e un auditorium.
Il sindaco di Virle ha definito questa nuova struttura “un edificio che avrà lo scopo di aumentare l’offerta delle opportunità per le famiglie; servirà anche per centralizzare i servizi e mettere a disposizione degli spazi che oggi mancano alla nostra comunità“. Tra le novità vi è appunto l’asilo nido, “un servizio che ad oggi manca a Virle e del quale molte famiglie sentono la mancanza, rivolgendosi ai Comuni limitrofi“, specifica il primo cittadino.
Il nuovo polo scolastico e centro civico sarà un edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building): ciò significa che il consumo dell’energia è prossimo allo zero in una struttura di questo genere, e che questa è completamente sostenibile; questa particolarità, che renderà la costruzione efficiente dal punto di vista energetico e sismico, è stata pensata anche per rispondere alle linee di tutela ambientale, che vengono privilegiate dal PNRR nell’erogazione dei contributi.
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Cosa verrà fatto di questi edifici e quale sarà la loro funzione una volta attivo il nuovo polo scolastico e civico? La scuola primaria attuale verrà abbattuta in modo tale da allargare l’antistante piazza Vittorio Emanuele II.
“Come Amministrazione abbiamo deciso di analizzare tutti i problemi che abbiamo riscontrato in questi anni di mandato, che affliggono il nostro patrimonio pubblico -ha sottolineato Robasto- Pensiamo alla scuola elementare Papa Giovanni XXIII che necessita di continua e importante manutenzione, o ad una piazza che presto verrà riqualificata e che sarebbe opportuno, in una prospettiva futura, allargare per donare un vero centro per il nostro Comune. Pensiamo anche al palazzo comunale che per sua natura di bene vincolato presenta ancora oggi delle barriere architettoniche“.
I locali dell’attuale scuola dell’infanzia “Regina Elena” diventeranno poi sede degli uffici comunali e di altri servizi pubblici come l’ambulatorio medico e l’ufficio delle Poste: si tratta di un edificio che è già del tutto accessibile, anche per disabili; a questo scopo il Comune avvierà subito un confronto con Poste Italiane per verificare la fattibilità del progetto.
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Ancora, il municipio continuerà ad ospitare la sala consiliare; il resto dei locali saranno destinati ad accogliere le Associazioni locali, che potranno usarli come luogo di ritrovo e per organizzare attività ed eventi per i cittadini, e la Protezione civile che li userà come sede operativa.
“La progettualità è certamente ambiziosa: siamo un piccolo Comune e non è facile pensare di affrontare un’occasione di finanziamento complessa e articolata come quella del PNRR. Amministratori e dipendenti comunali sono pronti ad affacciarsi a questa grande sfida, mettendo a disposizione le loro energie e le loro competenze, nella piena convinzione che questo serva a creare servizi e sviluppo per la nostra comunità -è la riflessione del sindaco Robasto- Non ci sono certezze sulla riuscita di questa avventura e sull’ottenimento dei fondi che occorreranno a finanziarla, ma quello che possiamo garantire a tutti i cittadini è che ce la metteremo tutta e che nemmeno un centesimo dei nostri soldi pubblici sarà impiegato in maniera irresponsabile“.
La decisione di presentare questo progetto a valere sui fondi del PNRR giunge a seguito dell’analisi degli obiettivi raggiunti dall’Amministrazione nel 2021, nel quale Comune di Virle è riuscito ad ottenere oltre 700 mila euro di finanziamenti da parte di Enti superiori: dalla Città Metropolitana di Torino per la realizzazione del marciapiede in via Vigone, dal Ministero dell’Interno per la riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele II; altri ancora sono stati erogati dal Ministero dello Sviluppo Economico, da quello della Cultura e da fondazioni bancarie.