In via di conclusione i lavori al nuovo ponte sul Lemina-Oitana nel territorio comunale di Virle Piemonte: l’intervento, da 900 mila euro, era stato promosso dalla Città Metropolitana di Torino.
Stanno per concludersi i lavori in corso per la realizzazione del nuovo ponte sul torrente Lemina-Oitana, lungo la Strada provinciale 141 di Castagnole, nel territorio comunale di Virle Piemonte.
“Il nuovo ponte consente il deflusso della portata idraulica relativa ad un tempo di ritorno di duecento anni garantendo il cosiddetto “franco minimo”, cioè la quota idrometrica relativa alla piena di progetto -comunica la Città Metropolitana di Torino, ente promotore dell’intervento– Ciò è possibile grazie alla campata in semplice appoggio con luce di calcolo di 15,70 metri circa da appoggio ad appoggio rispetto ai nove metri del vecchio ponte“.
Il nuovo impalcato del ponte è stato realizzato tramite una piastra in calcestruzzo precompresso; la carreggiata è stata adeguata con il rialzamento della livelletta alla nuova quota dell’impalcato. Inoltre, sono stati anche aggiunti due marciapiedi laterali accessibili e percorribili anche da persone con disabilità; è infine già stata completata l’asfaltatura della nuova sede stradale del ponte.
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“Questa settimana verranno realizzate le prove di carico e si potrà procedere subito dopo al collaudo definitivo, che consentirà la riapertura del ponte ripristinando la normale viabilità che in questi mesi, a partire dall’inizio dei lavori, era stata deviata dal centro abitato di Virle“, spiegano dall’ex Provincia torinese. Il cantiere era infatti iniziato nei primi mesi dell’anno corrente, il 2022, e più volte era stata rimandata la conclusione dei lavori, con il traffico deviato fuori dall’abitato virlese.
“Avevamo annunciato che i lavori per realizzare il nuovo ponte, finanziati per 900 mila euro dal Ministero dell’Ambiente tramite la Regione Piemonte, sarebbero terminati entro l’estate, e abbiamo mantenuto la promessa -commenta il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo– É stato uno sforzo impegnativo perché la difficoltà a reperire i materiali e i mezzi a noleggio indispensabili costituivano già un problema, a cui si aggiungeva, a dispetto della siccità, la gestione delle acque provenienti dai Consorzi irrigui che non dovevano interferire con il cantiere“.
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