Virle, lavori per il restauro della Portassa e l’efficientamento energetico del municipio

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Il mese di settembre sarà un periodo di ripartenza per i lavori pubblici a Virle Piemonte: al via i cantieri per il restauro della Portassa, antico manufatto medievale, e per l’efficientamento energetico del municipio.

Virle lavori
La Portassa a Virle Piemonte, in origine Porta Boni Loci, che sarà oggetto di lavori di restauro a partire dal mese di settembre (fonte foto: Facebook – Piemonte Medievale)

A Virle Piemonte il mese di settembre vedrà il via di due importanti cantieri: uno è il restauro della cosiddetta Portassa, manufatto medievale del paese, mentre l’altro riguarda l’efficientamento energetico del municipio. Entrambi i lavori potranno essere realizzati grazie a finanziamenti statali, provenienti dal Ministero della Cultura e dal Ministero dello Sviluppo Economico.

La Portassa, il cui nome d’origine è Porta Boni Loci, è l’antica porta d’accesso che permetteva di entrare al borgo fortificato di Virle. “I lavori riguarderanno la sistemazione del tetto del manufatto, il lavaggio delle pareti, l’installazione di un impianto anti-piccione e di uno di illuminazione che valorizzi le aperture e la conformazione della Portassa -spiega il sindaco Mattia RobastoInoltre si cercherà di recuperare un affresco, di cui oggi restano purtroppo solo testimonianze fotografiche, di cui dubito riusciremo a rinvenire anche testimonianze fisiche ancora presenti sul manufatto“.

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Come ricordato da Michelangelo Ferrero, appassionato di storia virlese che ha ripercorso la storia della Portassa, risalgono al 1381 le prime intenzioni di costruire una chiusura del ricetto [raggruppamento medievale di case recinte da mura munite di torri in cui si raccoglievano gli abitanti della campagna in caso di pericolo, tipico del Piemonte] di Virle tramite mura. Qualche anno dopo effettivamente si registra la costruzione della cinta muraria, insieme alla Porta Boni Loci, detta “La Portassa”, e alla Porta Nuova, soprannominata “La Torretta”. La seconda verrà poi demolita nel 1800 a causa dell’incuria provocata dal suo abbandono e anche dalle guerre, mentre la prima è riuscita a sopravvivere finora, tanto che a fine Ottocento era stata anche protagonista di una poesia del chimico e farmacista vinovese Emiliano Grella.

Una delle prime occasioni in cui è stata data una notevole attenzione alla Portassa è nel 1880, anno in cui il causidico [colui che difendeva in giudizio una parte senza però essere avvocato] virlese Giò Battista Audrito la segnala e il manufatto viene dichiarato di interesse storico e meritevole di tutela; nello stesso periodo, inoltre, il consigliere Lorenzo Vanzetti aveva avanzato quindi la proposta di porre una targa commemorativa per ricordare la tutela della porta medievale.

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Questo intervento è molto importante: il quadro economico, che comprende l’IVA, le spese di progettazione, le somme a disposizione dell’Amministrazioni e i lavori, chiude a 100 mila euro -specifica il primo cittadino- L’impresa che se ne occuperà, individuata a seguito di gara d’appalto, è la Fratelli Bottano di Villafranca, una società qualificata OG2 [in questa categoria rientrano tutte le azioni di restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali ed ambientali] per questo genere di opere pubbliche“.

Il cantiere avrà inizio il 15 settembre e tassativamente dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2021. Le tempistiche rigide sono dovute al fatto che i lavori verranno realizzati totalmente grazie a finanziamenti esterni, in particolare dal Ministero della Cultura e dal Ministero dello Sviluppo Economico: “Grazie a ciò l’impatto sul bilancio economico di Virle sarà pari a zero, ma i tempi stringenti e precisi sono necessari per la rendicontazione dell’intervento e l’ottenimento del contributo“, aggiunge Robasto.

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Il secondo cantiere che si aprirà tra settembre e ottobre ha come obiettivo l’efficientamento energetico del municipio di Virle; l’importo totale del progetto si attesta sui 46 mila euro. “Andremo a installare circa tredici kilowatt di pannelli solari per la produzione di energia elettrica sul tetto della scuola dell’infanzia, che con una facoltà propria degli enti pubblici non andremo a sfruttare per la scuola, che è già autonoma dal punto di vista energetico, ma per il palazzo comunale -spiega il sindaco virlese- Il municipio è un edificio vincolato dalla soprintendenza, su cui quindi non potevano essere collocati i pannelli“.

L’obiettivo dell’intervento è di rendere il palazzo comunale autonomo e a costo zero: allo stesso tempo, infatti, sempre in tema di efficientamento energetico, verrà installato anche un sistema di riscaldamento e raffrescamento ad aria. “Vogliamo provare ad abbandonare progressivamente il riscaldamento a metano per mezzo dei termosifoni -conclude il primo cittadino- Useremo così la caldaia esistente solo per la produzione di acqua calda sanitaria, che comunque in municipio è residuale. Lo scopo è proprio efficientare il nostro palazzo sotto questi due aspetti“.

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