Il sindaco di Villastellone, Francesco Principi, e la vice-sindaca di Pralormo, Emma Burzio, entrambi candidati alle prossime comunali, hanno firmato il “Patto per la coesione e l’identità territoriale” proposto dal Gruppo Imprese Chieresi.
C’erano anche il sindaco di Villastellone, Francesco Principi, e la vice-sindaca di Pralormo, Emma Burzio, entrambi in corsa alle prossime elezioni di giugno, all’incontro per la firma del “Patto per la coesione e l’identità territoriale” proposto dal Gruppo Imprese Chieresi a tutti i candidati dei Comuni della propria area d’azione.
Il documento -già sottoscritto nelle scorse settimane anche da Carmagnola e dai due aspiranti sindaco di Poirino– impegna i firmatari, qualora eletti, a realizzare azioni concrete e condivise sui temi dello sviluppo, a partire dalla creazione di una delega specifica alla coesione e all’identità territoriale, nonché a partecipare due volte all’anno a un confronto con il sistema produttivo locale.
«Con questo atto intendiamo fare il primo passo per stabilire una nuova collaborazione tra il mondo politico-amministrativo e le imprese, per far crescere questo territorio e portare sviluppo -ha commentato Dario Kafaie, presidente GIC– Vogliamo dare una visione al futuro del Chierese, partendo dalla sua storia, dalle tante specializzazioni presenti e dalle numerose aziende che competono anche sul panorama nazionale e internazionale, in gran parte condotte da imprenditori che vivono il territorio».
Gli altri candidati nei due Comuni, ugualmente invitati dagli organizzatori, non hanno invece partecipato all’evento: Virano (Villastellone) ha dichiarato di avere «altre priorità», mentre Lattanzio (Pralormo) ha dovuto dare forfait per ragioni personali; Antolini non ha risposto.
Per ottenere risultati, secondo il pensiero del GIC sottoscritto dai candidati a sindaco, occorre partire proprio dai concetti di coesione e di identità.
«Insieme, e uniti, possiamo diventare più forti e raggiungere traguardi a cui altrimenti non potremmo aspirare -prosegue Kafaie- Il Chierese, per tornare a essere competitivo e non restare “schiacciato” tra gli altri territori, ha bisogno urgente di costruire una rappresentanza che ne persegua le istanze, nelle sedi istituzionali e non, attivandone le grandi potenzialità in direzione di uno sviluppo economico e sociale equilibrato e sostenibile, mettendo a fattor comune idee e soluzioni capaci di creare benessere per l’intera Comunità locale».
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Il presidente del Gruppo Imprese Chieresi e i diversi imprenditori intervenuti all’evento hanno quindi illustrato ai presenti le loro proposte per attirare nuovi investimenti e rendere più competitivo il sistema produttivo locale, anche nella capacità di attrarre manodopera qualificata.
«La mobilità, nelle sue varie declinazioni, è un fattore-chiave per lo sviluppo: per questo ci stiamo battendo per il nuovo svincolo autostradale al Masio di Poirino così come per il potenziamento dei servizi collettivi, treni e bus in primis, collegando gli snodi logistici con le aree produttive», ha sottolineato Kafaie.
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Nello specifico, un focus dell’incontro è stato dedicato all’ultima iniziativa avviata dal GIC in collaborazione con alcuni docenti del Politecnico di Torino: riprogettare l’intero sistema di trasporto pubblico locale, a parità di risorse investite e partendo “da un foglio bianco” rispetto al presente, con l’obiettivo primario di ottenere maggiore continuità territoriale e meno frammentazione, sulla base delle esigenze attuali di lavoratori e imprese.
«Ogni possibile soluzione va ragionata in modo organico a livello territoriale, andando oltre le specifiche di ogni singolo Comune e pensando come area omogenea -ha concluso il presidente del Gruppo Imprese Chieresi- Tutto questo nell’ottica della transizione ecologica, oltre al positivo impatto che avrebbe tanto a livello sociale che sulla produttività».
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Il GIC – Gruppo Imprese Chieresi è un’associazione che raggruppa le realtà industriali produttive del territorio chierese, che comprende 36 Comuni nel Sistema Locale del Lavoro (SLL 101 ISTAT), con 136.000 residenti.
L’area include numerose aree industriali che ricadono all’interno della Città metropolitana di Torino e della Provincia di Asti e che, attraverso le loro imprese, occupano 39.000 persone: le principali sono Chieri – Zona Fontaneto, Riva di Chieri, Villanova d’Asti, Poirino – Masio, Andezeno, Santena e Trofarello.
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