Appello alla solidarietà verso le città distrutte dal recente terremoto in Croazia: da Opatija, gemellata con Carmagnola, è giunta una richiesta di aiuto e fondi per la ricostruzione.
![raccolta fondi terremoto in Croazia](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2021/01/hrturizam-fondi-terremoto-in-croazia.jpg)
Carmagnola risponde alla città “gemella” di Opatija, in Croazia, che ha lanciato un appello per raccogliere fondi a favore delle aree colpite dal terremoto di fine dicembre 2020, con epicentro a Petrinja e Sisak.
Il sisma, di magnitudo quattro volte superiore a quello di Amatrice, ha causato gravissimi danni alle persone e alle loro abitazioni, distruggendo in gran parte le due cittadine croate.
“Oltre alla lotta contro il Covid-19, la Croazia si trova ora a combattere le conseguenze di un terremoto devastante -sottolineano dall’Amministrazione carmagnolese- Il sindaco della città di Opatija, Ivo Dujmic, con cui Carmagnola è gemellata da molti anni, ha scritto chiedendo aiuto e sostegno per la ricostruzione dei Comuni distrutti da quel tragico evento“.
![raccolta fondi terremoto in Croazia](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2021/01/fondi-terremoto-in-croazia.jpeg)
Chi lo desidera può effettuare una donazione sul conto corrente della Croce Rossa Croata per sostenere le persone colpite dal terremoto a Petrinja e Sisak.
Le coordinate sono le seguenti:
- Banca: Privredna banka Zagreb d.d.
- IBAN: HR6923400091511555516
- Modello: HR00
- Call number: 770
- Per pagamenti dall’estero è necessario inserire anche il codice Swift PBZGHR2X
“La città di Petrinja è stata distrutta e ogni giorno ci sono sempre più feriti e morti. Squadre di vigili del fuoco provenienti da tutta la Croazia sono sul campo insieme a tutti i membri del Soccorso alpino e dell’Esercito –si legge nella lettera inviata dal sindaco di Opatija a Ivana Gaveglio– Una serie di piccoli terremoti ha seguito il devastante terremoto iniziale, e il terreno sta ancora tremando. La Croce Rossa croata utilizzerà i fondi per ciò di cui hanno maggiormente bisogno i residenti delle città distrutte“.