L’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, lancia una catena di preghiera contro il Covid-19: un rosario ogni sabato fino alla festa di Natale.
Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, invita i fedeli delle Diocesi di Torino e di Susa a partecipare a una catena di preghiera contro il Covid-19 che durerà fino alle feste natalizie.
L’arcivescovo afferma che “la pandemia cattura in questo tempo tutta la nostra attenzione, come è normale che sia così” e aggiunge: “di fronte a questo gravissimo problema abbiamo bisogno di non spaventarci; abbiamo bisogno di riflettere; abbiamo bisogno, come credenti, di riportare i fatti e i nostri sentimenti in quello «spazio di verità» che è la preghiera”.
Esorta quindi i credenti a “ritrovarsi” in un rosario, da recitare in casa o in chiesa (misure anti-Covid-19 permettendo) ogni sabato alle 17:30 o mezz’ora prima della messa prefestiva, entrando in sintonia con i luoghi religiosi e con chi si dedica alla vita contemplativa.
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Nosiglia sottolinea inoltre che alla fine della messa prefestiva e domenicale verrà recitata la preghiera “Dio Onnipotente ed Eterno”, una supplica per chiedere al Signore attraverso la Madonna e i santi protettore l’aiuto per affrontare questa situazione di emergenza e le conseguenze che ha sulla vita di tutte le persone.
A questo proposito, l’arcivescovo rivolge un pensiero speciale “alla solitudine degli ammalati negli ospedali e nelle case di riposo, agli anziani che vivono da soli, a quelle famiglie che si ritrovano isolate”, invitando i cittadini, e nello specifico i giovani, ad essere caritatevoli e solidali nei confronti del prossimo.
In particolare, Nosiglia ricorda che domenica 15 novembre sarà la “Giornata mondiale dei poveri” che presenta come l’occasione ideale per “raccoglierci nella preghiera per prepararci a scelte concrete di servizio e di solidarietà”.
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