Nei Comuni del Carmagnolese e del Pinerolese aumentano le segnalazioni di avvistamento di “un canide di dimensioni e aspetto compatibile con un lupo“: l’ultima risale a ieri, nell’area protetta di Stupinigi. Le Amministrazioni rassicurano i cittadini con consigli e suggerimenti.
Il Comune di Candiolo ha segnalato l’avvistamento di un lupo nelle campagne all’interno dell’area protetta di Stupinigi: una segnalazione non nuova nel territorio carmagnolese e pinerolese, dato che qualche giorno fa anche a Piobesi Torinese era stato osservato un animale simile in una frazione del paese, vicina al Comune di Carignano.
Altre notizie legate all’avvistamento di lupi erano state anche diffuse da privati cittadini nei mesi scorsi nelle zone tra Castagnole Piemonte, Osasio e Lombriasco. Le Amministrazioni di riferimento avevano prontamente avvisato la Città metropolitana di Torino.
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“Si comunica che, a seguito di alcune segnalazioni, il personale specializzato dell’Ente Parco, in collaborazione con i partner del Progetto Life WolfAlps EU, in particolare Città metropolitana di Torino e degli Enti locali, sta svolgendo delle verifiche su materiali fotografici e video raffiguranti un canide di dimensioni e aspetto compatibile con un lupo ripreso all’interno dell’Area Protetta di Stupinigi -è il comunicato diffuso dal Comune di Candiolo e dall’Ente Parco di Stupinigi– Recenti foto scattate da un agricoltore all’interno delle superfici agricole nella tenuta di Stupinigi ritraggono infatti un individuo singolo che sta transitando nell’area, presumibilmente in dispersione dai branchi stabili delle vicine vallate“.
Sui social media la notizia è stata accolta con reazioni differenti tra loro: chi sosteneva che l’avvistamento di un lupo non fosse una novità, chi apprezzava i suggerimenti proposti dalle Amministrazioni, chi ironizzava sulla presenza dell’animale nelle campagne della pianura piemontese ricordando le fiabe di Cappuccetto Rosso e dei Tre Porcellini.
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Gli Enti che si occupano del monitoraggio dell’animale vogliono suggerire alcuni consigli e accortezze da attuare in queste situazioni. “Alla domanda ricorrente “Cosa faccio se incontro un lupo? È pericoloso per le persone?” si rammenta che il lupo è un animale schivo e non considera gli esseri umani come prede; anzi, ne è intimorito ed evita l’incontro diretto -sono le parole del comunicato- Infatti è più semplice un avvistamento dall’abitacolo di un veicolo, oggetto che specialmente i giovani lupi non hanno ancora imparato a individuare come un pericolo. Questo animale riveste un ruolo fondamentale negli ecosistemi naturali, dove è un importante regolatore delle dinamiche di popolazione degli ungulati selvatici [sono, ad esempio, cervi, caprioli, cinghiali]”.
Si raccomanda quindi di non seguire il lupo, soprattutto in automobile; se si dovesse incontrarlo con il proprio cane al seguito, è bene mantenere il proprio animale sotto controllo e al guinzaglio. “Si può anche parlare a voce alta e agitare le braccia per cercare di allontanare l’animale” è un altro consiglio fornito dagli Enti.
“L’Ente di Gestione dell’Area Protetta ha contribuito al monitoraggio nazionale del lupo organizzato da Ispra nel 2020/2021 e coordinato dal Centro di referenza Regionale dei Grandi Carnivori per le regioni alpine nell’ambito del progetto internazionale Life WolfAlps EU. I dati raccolti potranno fornire indicazioni sulla distribuzione della specie, sulla stima della consistenza della popolazione e del numero dei branchi presenti sul territorio piemontese -conclude l’avviso dell’Amministrazione di Candiolo con l’Ente Parco di Stupinigi- La specie è in espansione sul territorio regionale, quindi possono verificarsi segnalazioni di animali anche nelle zone di pianura e nelle aree suburbane. I sopralluoghi accurati dei guardia-parco dell’Ente di Gestione consentiranno di monitorare con attenzione la presenza del lupo nell’area del Parco e la sua evoluzione nel tempo. Le amministrazioni locali, con l’appoggio dell’Ente, si stanno attivando per organizzare serate tematiche di divulgazione, rivolte ai cittadini e agli allevatori delle zone limitrofe al Parco“.
Per chi fosse interessato è possibile informarsi in maniera più approfondita visitando il sito di Piemonte Parchi, quello del Centro Grandi Carnivori di Entracque (Cuneo) e la pagina del progetto internazionale LIFE WolfAlps, con le relative fake news in merito.