A Piobesi il pittore Fiorenzo Faccin ha dato vita a un set fotografico che servirà da ispirazione per riprodurre l’ultima cena in una basilica brasiliana.
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Set fotografico nei locali dell’oratorio di Piobesi: tredici piobesini, tutti rigorosamente barbuti tranne uno, si sono radunati attorno a un tavolo, indossando abiti d’epoca, per interpretare, a modo loro, la scena dell’immortale affresco leonardesco dedicato all’Ultima Cena.
A guidarli e dirigerli è stato Fiorenzo Faccin, nato a Piobesi nel 1953, noto pittore che ha coltivato fin da giovane la passione per l’arte, partecipando negli anni a numerose mostre collettive e personali, sia a livello locale che nazionale, con opere caratterizzate da una ricerca cromatica intensa e da una forte componente emotiva, spesso ispirata alla musica, altra sua grande passione.
“Sono stato incaricato -racconta Faccin- di riprodurre l’Ultima Cena nella Basilica di San Sebastiano a Carutapera, nello stato del Maranhão in Brasile. Un’imponente pittura murale dove rappresenterò appunto il dipinto leonardesco ma re-interpretandolo, con nuovi modelli e probabilmente con luci d’ispirazione caravaggiesca“.
Costruita negli anni ’40, nel maggio 2021 la chiesa brasiliana è stata elevata dalla Santa Sede al rango di Basilica Minore, riconoscendo la sua singolare architettura e la sua importanza storica e missionaria per la Chiesa nel Maranhão. La città di Carutapera è da molti anni legata alla comunità di Piobesi: in quella terra è missionario don Mario Racca, fratello di una piobesina, e negli anni passati molte volte la comunità italiana ha offerto aiuto e solidarietà a quella missione. Di Carutapera è anche originaria la moglie del nipote di don Mario, Guido Oddenino (originario di Piobesi e noto organista), ed è stata lei in modo particolare a sognare la possibilità che la basilica della sua città natale fosse decorata alla moda europea.
L’opera verrà realizzata sulla cupola centrale della basilica, dalla semicirconferenza di 12 metri per circa 5 metri di altezza, che Fiorenzo Faccin decorerà totalmente in solitaria, dal disegno alla pittura.
“Ora inizierò i primi lavori a casa -racconta Fiorenzo- creando una tela di 2 metri con la prima bozza dell’opera, quadro che poi molto probabilmente sarà donato alla parrocchia di Piobesi ed esposto nella chiesa parrocchiale. Poi ad agosto mi sposterò a Carutapera per almeno due mesi, o comunque per tutto il tempo necessario a portare a termine la pittura. Ho voluto fortemente scegliere, come modelli, solo figuranti piobesini, per omaggiare il mio paese e trasferire in qualche modo una parte di Piobesi in quella basilica lontana, anche a significato dell’amicizia e della solidarietà che lega le due comunità“.