Poirino: ritirato il progetto del maxi-allevamento di maiali al Ternavasso

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È stato ritirato il progetto che prevedeva la realizzazione di un maxi allevamento di maiali in zona Ternavasso a Poirino, a seguito del mancato permesso a costruire da parte del SUAP di Poirino.

Allevamento maiali Poirino
La struttura prevedeva quattro stalle e avrebbe contenuto fino a 8.000 maiali [immagine di repertorio]
Non si farà il maxi impianto per l’allevamento di maiali previsto in frazione Ternavasso a Poirino. L’azienda agricola Marchisone Angelo di Villanova Solaro ha ritirato il progetto, presentato alla Città Metropolitana di Torino diversi mesi fa, che prevedeva quattro stalle, per un totale di ottomila suini.

La società, così come previsto dall’iter burocratico, aveva fatto istanza di permesso di costruire al SUAP, lo Sportello unico per le attività produttive del Comune di Poirino.

Poirino, preoccupazione per il maxi allevamento in zona Ternavasso

La richiesta è stata rigettata e archiviata in quanto la zona, secondo il piano regolatore, non risulta idonea per l’insediamento della struttura prevista dal progetto per il maxi-allevamento di suini.

Di qui il ritiro dello stesso da parte della Società proponente e la chiusura del procedimento con determina dirigenziale da parte della Città Metropolitana di Torino.

«Il nostro piano regolatore è stato valutato con i giusti criteri –commenta il sindaco di Poirino Angelita Mollo– Prendiamo atto che in quella zona non si possa insediare la struttura prevista dal progetto».

Il M5S porta in Regione il “caso” dell’allevamento di maiali al Ternavasso

Esprime soddisfazione il Movimento 5 Stelle regionale: “Una bella notizia per tutti: vincono il territorio, l’ambiente, i residenti e il tessuto produttivo della zona –commentano in una nota il Consigliere regionale M5S Piemonte Ivano Martinetti e il capogruppo regionale M5S Piemonte Sarah Disabato– Abbiamo sempre sostenuto la necessità di evitare la costruzione di un impianto così impattante a due passi da importanti realtà imprenditoriali della zona, nei pressi del sito d’interesse comunitario “Stagni di Poirino – Favari”, ad esigua distanza dal territorio UNESCO del Roero e nel cuore del territorio del Distretto del cibo chierese–carmagnolese, riconosciuto dalla Regione Piemonte».

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