Il Comune di Carmagnola ha presentato richiesta formale alla Città metropolitana di Torino per poter tenere aperte le scuole dell’infanzia e le elementari nelle frazioni di Casanova, Cavalleri e Tuninetti.
Stando ai parametri ufficiali, le scuole dell’infanzia e le elementari di Casanova, dei Cavalleri e dei Tuninetti andrebbero chiuse e accorpate ad altri plessi, magari in centro a Carmagnola.
Per scongiurare questa ipotesi, il Comune ha ufficialmente chiesto alla Città metropolitana di Torino che sia concessa una deroga per farne proseguire l’attività anche per il prossimo anno scolastico 2024-2025 (come già peraltro avviene per quello appena iniziato).
«Le scuole nelle frazioni sono di fondamentale importanza per contrastare il fenomeno del continuo spopolamento delle zone rurali intorno al capoluogo -dichiarano dalla Giunta Gaveglio- Per questo l’Amministrazione si impegna da anni a garantire alla popolazione residente i servizi essenziali, come l’istruzione e il trasporto pubblico locale».
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Stando alle tabelle ufficiali, infatti, per garantire la sopravvivenza delle scuole più piccole servono almeno 20 alunni per la Scuola dell’Infanzia e 35 per la Primaria.
Stando alle previsioni demografiche per il prossimo anno scolastico, la materna dei Tuninetti sarebbe esattamente al limite, mentre a Casanova sono previsti 18 alunni, due in meno rispetto al parametro minimo.
Sotto-dimensionati anche i tre plessi di Primaria, con un’ipotesi -stando agli indici di natalità e agli attuali trend demografici- di 19 bambini a Casanova, 24 ai Cavalleri e 29 ai Tuninetti.
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La Giunta Gaveglio ha pertanto scelto di approvare una delibera ufficiale, da trasmettere all’ex Provincia e in Regione, in cui si evidenziano le caratteristiche del territorio di Carmagnola e le motivazioni per le quali viene richiesto il mantenimento delle scuole sopra citate.
«Carmagnola ha un’estensione molto ampia, con ben 19 frazioni, e rappresenta un importante nodo a livello stradale, con grossi volumi di traffico che producono una dilatazione dei tempi di percorrenza anche per distanze di modesta entità -spiegano dall’Amministrazione- Per le scuole di Casanova la distanza dal centro è di sette chilometri mentre per la frazione Tuninetti è di cinque chilometri, ma in entrambi i casi i tempi di percorrenza sono superiori al limite compreso tra i 15 e i 20 minuti».
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Inoltre -sottolineano dal Comune- le scuole del capoluogo sono già oggi in difficoltà ad accogliere la popolazione in età scolastica residente in centro “con manifesta impossibilità di poter incrementare ulteriormente il bacino di utenza a causa dell’eventuale soppressione di punti di erogazione dell’offerta formativa“.
In altre parole: se chiudete le scuole nelle frazioni, non c’è spazio per tutti i bambini nei soli edifici scolastici in città.
Senza contare che le scuole citate sono a servizio anche di altre borgate più piccole: Casanova accoglie anche la popolazione scolastica di Vallongo, mentre la scuola dei Cavalleri quella delle frazioni Oselle e Due Province.
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Intanto l’Ufficio Tecnico comunale, appositamente interpellato, ha confermato che gli edifici scolastici nelle tre frazioni mantengono i necessari requisiti di sicurezza e di salubrità.
La parola passa ora agli uffici della Direzione Istruzione e Sviluppo Sociale della Città metropolitana di Torino per la predisposizione del Piano di riorganizzazione delle rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2024-2025 che sarà poi inviato alla Regione Piemonte per l’approvazione definitiva.
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