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Ccs e Covar “modelli” regionali di tariffazione rifiuti

I due Consorzi dell’area sud torinese sono stati scelti dalla Regione Piemonte per redigere le nuove “Linee guida sull’applicazione della tariffazione puntuale del servizio dei rifiuti urbani a livello regionale”.

Davide Pavan, direttore del CCS, a Roma per parlare di tariffazione rifiuti

Il Consorzio Chierese per i Servizi e il Covar 14 di Carignano sono stati individuati dalla Regione Piemonte per la stesura delle proprie “Linee guida sull’applicazione della tariffazione puntuale del servizio dei rifiuti urbani a livello regionale”.
Ad affiancare i due Enti pubblici, anche Pegaso03, società strumentale del Covar, e lo studio Esper srl.

Si tratta di uno strumento operativo di supporto ai Consorzi e Comuni che intendono sviluppare sistemi di tariffazione puntuale, come quello realizzato ed applicato nel territorio del CCS da 13 anni -commentano dal Consorzio che gestisce il servizio di igiene urbana, e la tariffa rifiuti, a CarmagnolaNon è un caso quindi che il nostro Consorzio sia stato scelto dalla Regione per la stesura del documento“.

Il documento è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte nei giorni scorsi ed è scaricabile gratuitamente.

Il CCS si è occupato in particolare della redazione dei capitoli riguardanti la gestione del parco attrezzature di raccolta (contenitori, sacchi), la descrizione dei vari sistemi di identificazione con transponder, la gestione dei mezzi e dei dispositivi (ad esempio antenne di lettura ed altre strumentazioni hardware e software) per una corretta rilevazione, l’analisi e il monitoraggio dei percorsi dei mezzi e degli effettivi servizi svolti, tramite geo-referenziazione GPS e sistemi geografici (GIS).
Infine il Consorzio Chierese -che già è stato più volte scelto come esempio virtuoso nell’ambito della tariffazione puntuale– si è occupato della revisione e verifica finale di tutto il documento e della stesura delle conclusioni.

Il lavoro è durato circa un anno e, per la redazione delle linee guida i soggetti pubblici e privati coinvolti hanno ricevuto un compenso complessivo, da parte della Regione, di circa 40.000 euro.

Il direttore del CCS, Davide Pavan commenta: “E’ motivo di grande soddisfazione essere stati incaricati di questo lavoro. Abbiamo cercato di portare il nostro know-how, descrivere le nostre metodologie e, perché no, i nostri trucchi in un linguaggio necessariamente tecnico, ma comunque comprensibile da tutti gli addetti ai lavori, per dimostrare che la tariffa puntuale non è un sogno da tenere in un cassetto ma si può realizzare concretamente, porta grandi benefici ambientali, maggiore equità per gli utenti e non fa aumentare i costi. Sono convinto che nei prossimi anni in Piemonte, anche grazie a questo lavoro, la tariffa puntuale uscirà velocemente dalla riserva indiana del Consorzio Chierese e inizierà a diffondersi in tutta la Regione, come dimostrano le recenti esperienze di alcuni Comuni valsusini e del ciriacese”.