La tangenziale ovest di Racconigi è diventata realtà

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La nuova strada di 1,5 km collega le provinciali 20 e 30, evitando Borgo Macra. La tangenziale ovest di Racconigi era attesa da ormai 25 anni.

tangenziale ovest racconigi

E’ stata inaugurata lo scorso martedì 3 settembre la tangenziale ovest di Racconigi, ultimo passo per migliorare la viabilità cittadina e risolvere il problema del traffico pesante nel centro del paese e nel Borgo Macra.

Il nuovo raccordo collega infatti la strada provinciale 20 provenendo da Cavallermaggiore con la provinciale 30 in direzione Casalgrasso, Cavallerleone e Murello, con l’imbocco in prossimità della rotonda del Rondò all’inizio del viale monumentale.
Un tratto di strada di circa un chilometro e mezzo, che comprende tre rotonde e un ponte che attraversa il canale Brunotta.

In poco più di due anni, in accordo con l’ufficio tecnico della Provincia, siamo riusciti ad appaltare e ultimare un’opera che la città attendeva da tempo ha dichiarato il sindaco Valerio Oderda durante l’inaugurazione Il continuo via vai dei tir davanti ad uno dei monumenti simboli del Piemonte non era più compatibile con la vocazione turistica di Racconigi“.

tangenziale racconigi taglio del nastro

Il taglio del nastro, da parte del consigliere comunale Bartolomeo Allasia, ha visto la partecipazione del presidente regionale Alberto Cirio e del presidente e vicepresidente provinciale Federico Borgna e Flavio Manavella, oltre ad alcuni parlamentari e consiglieri regionali.

La proposta di realizzare la bretella ovest, dibattuta da circa 25 anni tra mozioni e interrogazioni, nacque proprio grazie ad Allasia, consigliere provinciale nel 1997 durante l’amministrazione guidata da Giovanni Quaglia quando l’opera fu messa per la prima volta nel bilancio della Provincia.
Da quel momento passò alla Regione ma i lavori non iniziarono per via del patto di stabilità che bloccava i fondi. A inizio 2018 finalmente la situazione si è sbloccata, con l’appalto per la realizzazione dei lavori aggiudicato alle ditte Verardi di Morano sul Po (Alessandria), Sam di Monforte D’Alba e Somoter di Borgo San Dalmazzo per circa 2 milioni di euro.