I sindacati della Teksid Carmagnola denunciano diversi disagi patiti dai lavoratori: “esposti al fumo dei reparti forni e costretti a lavorare con 14 gradi”. Segnalati anche casi di servizi igienici con 2,4 gradi.
Con un comunicato diffuso nella serata di ieri, i sindacati presenti alla Teksid Aluminium di Carmagnola denunciano diversi disagi che starebbero patendo i lavoratori, a partire dall’esposizione a fumi e al freddo.
“Ci troviamo a dover abbandonare il posto di lavoro per evitare di intossicarci con il fumo che proviene dal reparto forni, causato dalla fusione di scarti di lavorazione intrisi di olio -denunciano le sigle FIM, UILM, UGLM, FISMIC e AQCF– I lavoratori del primo turno delle anime e della colata hanno lamentato bruciore agli occhi e secchezza alle vie respiratorie, dovendosi recare nella saletta riposo per mezz’ora“.
Teksid Carmagnola, i sindacati chiedono rassicurazioni per il futuro
A quel punto, però, nel reparto colata la temperatura era scesa a 14,5 gradi, come misurato sia dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che verificata dalla ditta Fenice.
“Nonostante le basse temperature, è stato detto ai lavoratori che c’erano le condizioni per riprendere a lavorare, minacciando altrimenti provvedimenti disciplinare -aggiungono i sindacati- Usando il buon senso, tutti sono rientrati sul posto di lavoro, ma ricordiamo all’azienda che la temperatura minima deve essere di 16 gradi“.
Carmagnola: via libera all’intervento di recupero dell’area ex Teksid Ghisa
Il freddo, peraltro, è un problema che si presenta in diverse situazioni ormai da mesi, da quando le temperature si sono fatte più rigide e le politiche di risparmio energetico hanno richiesto (in primis ai lavoratori) di fare sacrifici.
“In altre occasioni si è lavorato con temperature inferiori ai 13 gradi; in alcuni spogliatoi, dalla scorsa settimana a oggi, il termometro è a 14 gradi e vi sono lavoratori che hanno anche dovuto usufruire dei servizi igienici con temperature di 2,4 gradi -sottolineano i rappresentanti sindacali- Informeremo lo Spresal (il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, ndr) per le situazioni che continuano a esserci e segnaleremo che le prescrizioni date dall’azienda non vengono rispettate“.
Un acero alla Teksid di Carmagnola “per ricordare le vittime del Covid”