A Carmagnola si presenta “Prisma – Rete solidale per il diritto di migrare”, una nuova organizzazione no-profit che coinvolge associazioni del territorio.
Si presenta a Carmagnola “Prisma – Rete solidale per il diritto di migrare“, nata per sensibilizzare sul tema dell’immigrazione. “Siamo una rete tra più associazioni già esistenti e attive sul territorio, in modalità di comitato –spiega Andrea Elia, membro di “Prisma” e del Circolo Arci Margot– Prisma è una collaborazione lanciata da Margot, Il Karma di Ulysses, Karmadonne e Rifrazioni, una realtà non carmagnolese, gruppo di pratiche e di riflessione filosofica”.
Prisma è stata creata su proposta di queste organizzazioni, per occuparsi principalmente di sensibilizzare, a livello locale, sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza.
“La rete è nata circa tre mesi fa, quando c’è stata la crisi umanitaria al confine tra Bosnia e Croazia, nei campi di migranti bloccati alla frontiera -prosegue Elia- Da quel momento in poi, ci siamo chiesti come potessimo agire, per cercare di intervenire in una situazione del genere. La soluzione più immediata ci è sembrata creare una rete sul territorio, aperta e in continua espansione, per coinvolgere più realtà possibili.”
Obiettivo a lungo termine della rete è quello di dare vita a un movimento tanto grande da poter influenzare l’azione politica, a partire da quella più vicina alla realtà locale.
Prisma verrà presentata in occasione di un incontro in programma domani, venerdì 11 giugno alle 18:30, sul tema dello Ius Migrandi, organizzato al Circolo Arci Margot per parlare della questione di Susa, degli sgomberi dei centri di accoglienza e di circostanze simili.
“Ci interesserebbe creare coscienza politica su queste tematiche, proponendo iniziative di vario genere sul territorio, e presentando la rete -continua Andrea Elia- Abbiamo in programma dei cicli di incontri nelle scuole, sia primaria, sia secondaria, anche solo per informare.
Da settembre, quindi, la Rete entrerà nella fase operativa, non soltanto tramite incontri con il pubblico, ma anche attraverso progetti concreti da svolgere in luoghi in situazioni critiche, come la Val Susa o i Balcani.
Il Circolo Arci Margot aderisce a un progetto nazionale di accoglienza