Il vicesindaco Cammarata replica alle accuse del centrosinistra in merito al freddo in diverse scuole di Carmagnola: «temperature impostate per garantire il benessere ma controllando le spese pubbliche». Garza (Carmagnola Civica) non ci sta.
Il vicesindaco di Carmagnola, Alessandro Cammarata, assessore all’Istruzione, replica alle accuse del centrosinistra in merito al freddo che sarebbe stato riscontrato in diverse scuole cittadine.
«Segnalazioni ufficiali di disagi non ci sono pervenute, ma abbiamo comunque effettuato direttamente dei sopralluoghi nei vari plessi, negli orari di ingresso al mattino -ha dichiarato in Consiglio comunale- A docenti e collaboratori scolastici abbiamo chiesto se avessero freddo, ricevendo risposte negative».
Cammarata ha quindi ricordato che il Comune ha in carico tutte le utenze delle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado (medie) e CPA (formazione adulti), per un totale di 13 edifici.
«Il nostro obiettivo è garantire il benessere di alunni, insegnanti e personale ma, allo stesso tempo, evitare sprechi, sia di costi per le casse pubbliche che di energia, con le note conseguenze a livello di inquinamento ambientale», ha spiegato.
Il vicesindaco ha spiegato che l’orario di accensione del riscaldamento negli edifici scolastici, palestre incluse, a oggi è il seguente: dal lunedì al venerdì 5:30-10:30 e dalle 12 alle 15; solo nelle palestre anche 16-18 (nonché 19-21 o 20-22 su richiesta). Per attività nel weekend, su richiesta, il riscaldamento viene erogato.
«Per garantire una corretta gestione, gli orari vengono modificati durante l’anno a seconda delle temperature esterne -ha dettagliato il vicesindaco- Può accadere che, se la temperatura esterna si modifica in modo repentino da un giorno all’altro, come successo nelle scorse settimane, per una mattina l’impianto non riesca ad andare a pieno regime».
Cammarata ha quindi ammesso che esiste un problema relativamente alla palestra di Salsasio, riscaldata tramite soffioni, con due di essi rotti e non riparabili: è in corso la procedura per acquistarne di nuovi.
«Ricordo inoltre che la normativa ambientale, in caso di “semaforo rosso” per le polveri sottili, prevede un limite massimo di 18 gradi in tutte le scuole, esclusi nidi e infanzia -ha concluso Cammarata- Senza dimenticare i numerosi interventi di riqualificazione in tutte le principali scuole cittadine fatti in questi anni, proprio per garantire ambienti meno energivori e più confortevoli».