A confronto domani parlamentari piemontesi, Città metropolitana e Regione: all’ordine del giorno, ancora una volta, il deposito nazionale delle scorie nucleari. Gli amministratori locali si dicono preoccupati per le risposte di Sogin rispetto alle proprie osservazioni tecniche.
![scorie nucleari parlamentari piemontesi](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2021/09/136100957_2646304765590244_1988503486292664160_n.-c-jpg.jpg)
E’ fissata per domani, lunedì 20 settembre 2021, una video-riunione tra i parlamentari piemontesi, la Città metropolitana di Torino e il presidente della Regione Alberto Cirio sul tema del deposito nazionale delle scorie nucleari.
L’obiettivo è formulare ulteriori iniziative con cui ottenere modalità e tempi certi rispetto all’esame delle osservazioni presentate a Sogin.
Si tratta di centinaia di pagine di note tecniche che sono state messe a punto da parte degli amministratori locali dei territori individuati -tra cui il Comune di Carmagnola– come potenzialmente idonei alla realizzazione del deposito: la Città metropolitana teme che non possa essere prese nella giusta considerazione.
Sogin ha infatti programmato un incontro dalla durata di una sola ora, che si terrà il 15 novembre: “Il timore degli amministratori della Città metropolitana e degli amministratori comunali interessati è che questa modalità, insieme ai tempi contingentati del seminario, sia una semplice e dovuta formalità rispetto a una scelta già avvenuta e sulla quale i territori non sarebbero stati assolutamente informati“, dichiarano dall’Ente provinciale.
“Le aspettative sono importanti, anche alla luce dei dati raccolti negli ultimi mesi nei siti di Carmagnola e di Mazzè, potenzialmente interessati alla collocazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari -concludono da Città metropolitana di Torino- Riteniamo che i due Comuni non avrebbero dovuto rientrare nella Carta nazionale che individua le aree potenzialmente interessate all’ubicazione, tanto più con la classificazione come aree ottimali“.