Santena ricorda l’alluvione del 1994 con numerose iniziative dall’8 al 17 novembre, dedicate alla prevenzione e alla riflessione sulle trasformazioni del territorio.
In occasione dei trent’anni dall’alluvione del 1994, il Comune di Santena, con il patrocinio di Regione Piemonte e della Città Metropolitana, organizza una serie di eventi dall’8 al 17 novembre, in modo da promuovere la prevenzione e riflettere sulle trasformazioni del territorio.
Le iniziative educative, culturali e commemorative coinvolgeranno anche i cittadini, le autorità, le associazioni e i volontari.
Le celebrazioni inizieranno l’8 novembre con l’attivazione del COC alla Scuola Falcone-Borsellino e con una prova di evacuazione. Paolo Romano, vice sindaco e assessore alla Protezione Civile del Comune di Santena, anticipa: “Questo momento sarà un’importante occasione per testare le misure di sicurezza e sensibilizzare gli studenti e il personale scolastico su come affrontare situazioni di emergenza. Questa è la seconda volta che sperimentiamo un’evacuazione della scuola, la prima con tutti gli studenti”.
Alle 11:30, le autorità locali, insieme a istituzioni e associazioni, offriranno i loro saluti e ringraziamenti, enfatizzando l’importanza della memoria e della prevenzione. In serata, alle ore 20:30, nell’Aula Magna della Scuola Falcone, sarà proiettato il video “Santena, storia di una calamità trasformata in opportunità,” che racconta le storie di coloro che hanno vissuto l’alluvione e come la comunità ha trasformato una catastrofe in un’occasione di rinascita.
Da Carmagnola a Fidenza per un colpo da due milioni: fermati i presunti rapinatori
Il sindaco Roberto Ghio evidenzia: “Trent’anni fa eravamo noi gli sfollati che spalavano fango dalle case e quel ricordo è rimasto impresso nella nostra memoria. Ora siamo una comunità pronta a rendersi disponibile per gli altri, come accaduto lo scorso anno quando una delegazione santenese è partita a supportare le popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione”. In seguito, ci sarà un convegno tecnico moderato dal giornalista Mel Menzio.
Il 9 novembre, alle 17, la Sala Consiglio ospiterà la presentazione del nuovo portale Collinare, durante la quale sarà possibile consultare alcuni dei documenti storici
conservati nell’archivio comunale, testimonianze tangibili del passato del territorio. In seguito, alle 18:30, ci sarà una celebrazione religiosa alla Chiesa Parrocchiale dei SS Pietro e Paolo Apostoli, e infine la serata si concluderà con la presentazione del libro di Carlo Smeriglio, “Il Banna e il suo bacino -Storia del territorio, memoria e immagini,” moderata dal giornalista Mirto Bersani, nell’Aula Magna della scuola Falcone.
Ugo Cosimo Trimboli assessore alla cultura di Santena specifica: “L’autore approfondirà il ruolo dell’acqua come risorsa strategica per lo sviluppo e la gestione sostenibile del territorio, con un’attenzione particolare alle scelte operate nel post-alluvione”.
Il programma continuerà il 16 e 17 novembre con la mostra “Dopo l’acqua c’è la vita” nella Sala Consiglio Comunale, curata dal GRES e dall’Associazione Le Radici La Memoria, che esplorerà la rinascita del territorio con fotografie e testimonianze dell’epoca. La mostra sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, offrendo un’opportunità per riflettere sulla resilienza della comunità.
Il Sindaco Roberto Ghio conclude: “Questi eventi, che coinvolgono numerose associazioni e realtà locali, non solo tengono viva la memoria della tragedia che ha segnato la nostra comunità, ma dimostrano come la cooperazione tra istituzioni e cittadini possa trasformare un evento drammatico in un’opportunità di crescita e miglioramento del territorio“.
Rientra tra le iniziative dedicate al trentennale dell’alluvione anche il convegno che si terrà lunedì 4 novembre all’auditorium della sede di corso Inghilterra 7 della Città
metropolitana di Torino, organizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino.