Nel Comune di Santena sono partiti i lavori per la realizzazione delle piste ciclabili comunali e sovra-comunali: “un incentivo all’utilizzo della bicicletta”.
Nei giorni scorsi a Santena sono iniziati i lavori per la realizzazione di nuove piste ciclabili.
L’iniziativa è stata portata avanti dall’Amministrazione santenese che nel 2019 ha approvato il dossier di candidatura “Percorsi ciclabili sicuri da Chieri al Po” in partnership con i Comuni di Cambiano, Moncalieri, Poirino e Trofarello.
Il progetto, redatto dall’architetto cambiasse Giorgio Chiosso, prevede la realizzazione delle connessioni ciclabili tra i Comuni aderenti, in un percorso continuo tra Chieri e Moncalieri.
“L’avvio dei lavori per la realizzazione delle piste ciclabili comunali rappresenta una tappa importante per la città –spiega Roberto Ghio, vicesindaco e assessore con deleghe in materia di politiche di sviluppo e promozione- Ci sono stati alcuni rallentamenti nell’avvio del cantiere, anche a causa della pandemia che ha allungato i tempi delle gare e soprattutto ha diminuito il personale delle ditte incaricate”.
Lo scopo del progetto è dare alla città una struttura sempre più rispettosa delle esigenze ambientali e di salvaguardia del territorio.
“Quello delle piste ciclabili comunali è un progetto molto importante per Santena in quanto permetterà ai ragazzi che si recheranno a scuola in bicicletta di raggiungere gli istituti in modo più sicuro –interviene il consigliere Giovanni Le Donne, con incarichi in materia di sistemi di sviluppo della viabilità- Naturalmente avere un percorso dedicato sarà da stimolo per tutti i santenesi a spostarsi in bici più volentieri”.
Un altro aspetto positivo delle piste ciclabili è ridurre l‘inquinamento, obiettivo ambito a livello mondiale.
“Abbiamo un obbligo verso le generazioni future alle quali è doveroso dare il buon esempio e consegnare un mondo più pulito –conclude il consigliere- Ringrazio il vicesindaco Roberto Ghio che ha dato l’input affinché si avviasse tutto l’iter e l’architetto Marilde Saliani dell’ufficio tecnico che ha seguito il progetto”.