Il comune di Santena ha organizzato numerose iniziative per il Giorno della Memoria e del Ricordo, con l’obiettivo di riflettere sulle tragedie del passato.
![Santena ricordo](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2023/01/santena-giorno-della-memoria.jpg)
Anche quest’anno l’Amministrazione di Santena vuole sottolineare l’impegno e l’importanza del ricordo, per non dimenticare le tragedie che hanno colpito il passato, in modo che siano da insegnamento per il presente, ma soprattutto il futuro: in occasione del Giorno della Memoria del 27 gennaio e della Giornata del Ricordo del 10 febbraio, il Comune ha organizzato diverse iniziative, unendo le due celebrazioni.
Per celebrare il Giorno della Memoria, il 28 gennaio l’associazione Unitre Santena e Cambiano ha programmato una visita al Memoriale della Deportazione di Borgo San Dalmazzo e al Filatoio di Caraglio. Inoltre, la sera del 28 gennaio, alle ore 21, si terrà uno spettacolo a entrata libera con offerta al teatro Elios, in via Milite Ignoto 2.
In preparazione alla Giornata del Ricordo, il 4 febbraio, alle ore 10, si terrà l’omaggio della cittadinanza al Monumento dei Caduti e alle Lapidi, per ricordare le vittime dell’Olocausto e le vittime delle Foibe. Alle 10:30 invece, appuntamento alla biblioteca Enzo Marioni per assistere all’incontro “La questione del Confine Nord Orientale: Il giorno del ricordo, tra memoria e rimozione” con lo storico, politico e giornalista Gianni Oliva, curato dall’associazione culturale Europa.
Il sindaco Roberto Ghio sottolinea: “Anche quest’anno, come Amministrazione, abbiamo unito le celebrazioni delle due giornate dedicate alla Memoria e al Ricordo delle vittime dell’Olocausto e delle Foibe. Crediamo fortemente che sia necessario marcare che le vittime di un genocidio e di assurde guerre devono essere il nostro continuo monito, affinché nulla del genere possa nuovamente accadere.”
Conclude Ghio: “Speriamo che le nuove generazioni possano raccogliere il testimone del passato, perché ciò che è stato resti sempre impresso nel nostro presente e non si ripeta mai più”.