Si apre in questi giorni il maxi-cantiere per il recupero del complesso monastico di Sant’Agostino, nel cuore di Carmagnola: un intervento da quasi quattro milioni di euro, reso possibile grazie ai fondi europei del PNRR.
I fondi europei del PNRR hanno reso possibile un intervento che, per anni, era rimasto in copertina al “libro dei sogni” del Comune di Carmagnola: il recupero di tutto l’ex complesso monastico di Sant’Agostino, nel cuore storico della città.
Grazie a oltre tre milioni di euro messi sul piatto dall’Europa con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza -con l’aggiunta di fondi comunali fino ad arrivare a circa 3,9 milioni- ora il maxi cantiere è pronto a partire.
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I lavori saranno i più lunghi tra tutti quelli legati al PNRR a Carmagnola, con la fine prevista entro dicembre 2025, in tempo per rispettare le scadenze richieste dall’Europa.
«Il complesso diventerà il principale polo culturale della nostra città, flessibile e vivace, restituendo all’edificio la centralità che un tempo possedeva», commenta il vicesindaco Alessandro Cammarata, assessore a lavori pubblici e cultura.
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L’intervento riguarderà innanzitutto la chiesa che si affaccia sull’omonima piazza, destinata a diventare uno spazio per eventi culturali e sociali nonché momenti per la promozione del territorio, convegni e cerimonie.
Anche il cortile interno sarà studiato per poter ospitare svariati appuntamenti all’aperto, a partire da proiezioni e concerti.
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L’edificio principale dell’ex monastero agostiniano -anche conosciuto con il nome di “Casa delle Guardie”, vista una delle sue funzioni in passato- diventerà invece la nuova sede dell’archivio storico comunale (liberando spazi in biblioteca); qui troveranno anche spazio aule studio destinate agli studenti.
Nella manica laterale, rivolta su piazza Domenico Berti, potranno invece installarsi molte associazioni cittadine, a partire dalla Pro Loco, Fondazioni ed Enti benefici.