È ora disponibile all’interno della scuola di Sanfrè dell’IC Arpino di Sommariva Bosco un laboratorio di letto-scrittura per avvicinare gli studenti alla cultura.
È stato inaugurato alla scuola di Sanfrè, parte dell’IC Arpino di Sommariva Bosco, un nuovo laboratorio di letto-scrittura.
Alla cerimonia hanno partecipato Giuseppe Barberis, sindaco di Sanfrè, Anna Giordana, Dirigente scolastica dell’Arpino, Paola Canelli, referente della sede sanfredese, altri insegnanti dello stesso plesso e tanti alunni e alunne.
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“È uno spazio di alto valore educativo, frutto della collaborazione tra scuola e comunità -dice la professoressa Canelli– Il laboratorio, infatti, è stato allestito con il supporto dell’Amministrazione comunale e grazie alla donazione di un privato cittadino che ha messo a disposizione gli arredi”.
Prosegue Chiara Mitton, docente che coordinerà le iniziative didattiche: “Lo spazio sarà intitolato a Italo Calvino, uno degli scrittori che più si è ispirato alla creatività dei ragazzi. Qui gli studenti potranno portare avanti progetti di lettura, attività di scrittura creativa e altri lavori incentrati sulle parole e sulla loro forza espressiva”.
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I libri attualmente presenti sono quelli che già erano in dotazione, ma presto ne arriveranno altri, sia attraverso acquisti diretti dell’istituto, sia attraverso la partecipazione a programmi come “Io leggo perché”, portato avanti con le librerie del territorio, attraverso il quale le famiglie possono regalare volumi alla scuola.
“Più leggerete, meglio starete” -l’invito del sindaco Barberis ai ragazzi- Quest’aula speciale vi offre una grande opportunità: non considerate leggere un’obbligo, ma un piacere che vi consentirà di divertirvi e capire meglio il mondo”.
Anna Giordana, Dirigente dell’IC Arpino, commenta “Il fruscìo delle pagine, il profumo della carta, il suono della voce sono elementi che rendono la lettura un momento privilegiato di crescita intellettuale e umana, sia individuale sia collettivo. In questo laboratorio, alunne e alunni potranno scoprire mondi nuovi e crearne altri, sviluppando le loro competenze comunicative e, perché no, artistiche”.
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