Saranno lette le poesie che diversi poeti hanno dedicato a quei giorni dolorosi, Giuseppe Ungaretti tra i primi. Verranno cantati i canti di guerra e infine si leggeranno, uno per uno, i nomi dei 39 caduti di San Bernardo, Motta e Corno, “la meglio gioventù che va sotto terra”. Ci sarà anche un’esposizione di cimeli storici e di fotografie del museo sanbernardese.
«Sono invitati tutti a ricordare “l’inutile strage” che seminò morte anche in mezzo a noi, in particolare i giovani e i discendenti dei soldati della Grande Guerra –spiegano gli organizzatori- Cent’anni dopo è necessario che non si perda la memoria di quei giorni terribili, che hanno segnato tante famiglie, private di figli e mariti mandati a morire senza scarpe e senza ideali».
L’ingresso è libero, i posti limitati.
Piergiorgio Sola