Proseguono senza esitazioni i passi di avvicinamento all’ospedale unico dell’Asl TO5. Nel mese di novembre l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha incontrato i sindaci di Carmagnola, Chieri e Moncalieri, insieme ai vertici dell’Azienda sanitaria e ai tecnici regionali, per porre le basi del protocollo di intesa che porterà alla realizzazione della struttura.
«Considero un dato politicamente e culturalmente molto rilevante il fatto che i 40 sindaci dell’Asl siano del tutto concordi sulla necessità di superare gli attuali presidi ospedalieri di Moncalieri, Chieri e Carmagnola, che presentano forti diseconomie e significativi costi di manutenzione, per realizzare una nuova struttura moderna ed efficiente –ha dichiarato l’ex presidente della Provincia- Entro la fine dell’anno dobbiamo predisporre il programma regionale di edilizia sanitaria, strumento fondamentale per chiedere risorse al Governo. A breve definiremo anche i criteri per individuare la localizzazione».
Per la Regione, la nuova struttura dovrà essere baricentrica rispetto all’ampio territorio dell’Asl, sia in termini di distanze che di distribuzione della popolazione; dovrà essere agevolmente raggiungibile dai cittadini e dovrà trattarsi di area velocemente “cantierabile”, evitando complessi e lunghi passaggi burocratici. L’obiettivo è di realizzare già nei primi mesi del 2016 lo studio di fattibilità, per poi mettere a gara la progettazione, la realizzazione e la gestione della nuova struttura (coinvolgendo anche i privati). «Contestualmente a tutto ciò le Amministrazioni locali dovranno assumersi l’impegno di provvedere alle varianti di piano, indispensabili per procedere all’alienazione dei vecchi ospedali, così da recuperare risorse da destinare sia alla realizzazione della nuova struttura sia ad investimenti successivi nei servizi territoriali», ha concluso Saitta. Per il direttore generale dell’Asl, Massimo Uberti, si tratta di un tassello per “gettare un ponte verso il futuro” «pur restando concentrati sul funzionamento dei tre ospedali e sull’ottimizzazione del loro funzionamento, sviluppando contestualmente la rete del territorio».
Piergiorgio Sola