Sospesa la Sagra dell’Asparago 2020 a Santena, i fondi saranno destinati a fronteggiare l’emergenza sanitaria e socio-economica sul territorio. Allo studio l’ipotesi di una Fiera “a domicilio”.
Per quest’anno gli asparagi si potranno gustare solo a casa: Pro Loco e Comune di Santena hanno deciso di fermare l’organizzazione della Sagra dell’Asparago 2020 e dirottare le risorse su altri ambiti.
In particolare, i fondi previsti dall’Amministrazione come contributo alle associazioni santenesi per l’organizzazione degli eventi dell’anno saranno per ora usati per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19.
«Dobbiamo concentrare le risorse sui settori maggiormente colpiti da questa pandemia ed è corretto che, per il momento, i contributi dedicati alla Fiera dell’Asparago vengano dirottati su altri capitoli di spesa –motiva il sindaco Ugo Baldi– Abbiamo perciò ritenuto fondamentale destinare gli importi previsti per gli eventi a favore delle famiglie in difficoltà, per l’acquisto di prodotti per la sanificazione delle aree pubbliche, di dispositivi di protezione e altri servizi di supporto alla città».
La 87esima edizione della Sagra dell’Asparago di Santena si terrà quindi nel 2021, anziché nel 2020: «A malincuore, vista l’emergenza sanitaria in corso, siamo costretti a rimandare tutto di un anno –conferma Piermatteo Varrone, presidente della Pro Loco Santena– A oggi non possiamo fare altro che ringraziare chi ci ha sostenuto e chi continuerà a farlo. Il Direttivo ha convenuto che, visto il periodo che stiamo vivendo, i fondi raccolti finora per l’organizzazione della Sagra verranno restituiti alle attività produttive e commerciali».
Non un addio però, ma un arrivederci: «Il nostro obiettivo è ripartire, se l’emergenza sarà rientrata, con un programma di eventi estivi o autunnali -annuncia Paolo Romano, assessore alla cultura ed eventi di Santena– La speranza è di uscire presto da questa situazione e ritornare il prima possibile alla normalità. Non possiamo per ora fare un calendario o ipotizzare dei programmi, ma stiamo già cercando delle soluzioni alternative, in rispetto alle restrizioni e ai futuri cambiamenti, che possano comunque permettere ai cittadini di uscire, in sicurezza, facendo nuovamente girare l’economia nel nostro Comune».
La prima ipotesi è quella che dal 15 al 26 maggio l’evento si trasformi in una “Sagra a domicilio”: «Stiamo lavorando con i produttori di asparagi affinché consegnino a domicilio, cosicché i cittadini possano acquistare i prodotti locali come sarebbe accaduto nel mercato della Fiera -anticipa Rosella Fogliato assessore al commercio e attività produttive di Santena- Un’altra idea, sulla scia di ciò che era già accaduto durante Terra Madre lo scorso anno, è quella di creare con i ristoratori di Santena una sorta di menù a domicilio, sempre in tema con la Sagra, che possa essere preparato e consegnato con un “baracchino” a casa di chi ne fa richiesta, proprio nelle due settimane in cui era prevista la fiera».