In programma anche una degustazione di vini roerini, a cura del Consorzio Tutela Roero.
“Si tratta di 39 immagini di grande formato, scatti che rappresentano un emozionante affresco del Roero, per raccontare una zona piemontese di straordinaria bellezza paesaggistica -spiegano dalla Regione, che organizza e patrocina l’evento, con il Consorzio Tutela Roero e il Feasr, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale- Un modo per celebrare e valorizzare un territorio il cui nome è stato inserito nel giugno 2014 nel Patrimonio dell’Umanità Unesco, insieme con Langhe e Monferrato“.
La mostra, a ingresso gratuito, si potrà quindi visitare tutti i giorni, fino a domenica 27 maggio, dalle ore 10 alle 18. Apertura straordinaria fino alle ore 22 la sera di sabato 12 , in occasione della Notte Bianca della Fotografia.
Carlo Avataneo è un noto fotografo carmagnolese, già insegnante di Lettere, giornalista pubblicista e autore di libri; è stato anche assessore comunale. Autore di numerose mostre fotografiche, da 32 anni pubblica con successo un calendario dedicato a storia, arte, cultura, paesaggi del Piemonte. Nel 1999 è stato insignito del premio “Giardini Hanbury” dal Grinzane Cavour.
Il Roero è un’area che si trova nel nord-est della provincia di Cuneo. Si estende su 375 chilometri quadrati, con 75 mila abitanti ripartiti su 24 Comuni. Il suo nome deriva dai Conti Roero che, nei secoli a cavallo del Medioevo, ne ressero le sorti politiche e militari, lasciando una preziosa eredità di diciassette castelli e due torri.
Il suo territorio è caratterizzato in prevalenza da terreni sabbiosi e marne sciolte e dal suggestivo spettacolo delle “Rocche”, sorprendente fenomeno di natura erosiva e alluvionale originatosi circa 200 mila anni fa e oggi ben visibile sotto forma di una profonda spaccatura che taglia il territorio roerino per una lunghezza di una decina di chilometri. Molto diffusa è una fiorente agricoltura rivolta alla coltivazione della frutta (pesche e fragole soprattutto, ciliegie, albicocche, mele e pere a volte anche di varietà rare e autoctone, nocciole) e dedita alla moderna viticoltura.