Confermata la riapertura da sabato 4 luglio del castello di Racconigi, con percorsi e modalità di accesso anti-contagio.
![riapertura castello di Racconigi](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2020/06/riapertura-castello-di-Racconigi.jpg)
Fervono i preparativi per la riapertura -in programma sabato 4 luglio- del castello di Racconigi da parte del Polo Museale del Piemonte che conferma, in parallelo, il ritorno del pubblico anche Villa della Regina e Palazzo Carignano a Torino, ai castelli di Agliè, Moncalieri e Serralunga d’Alba, all’abbazia di Vezzolano nell’Astigiano e al forte di Gavi nell’Alessandrino.
Resta invece chiuso il sito dell’Abbazia di Fruttuaria, in cui il percorso archeologico sotterraneo è dotato di un sistema di aerazione non conforme ai parametri previsti.
I responsabili delle sedi si stanno occupando di predisporre appositi piani per accogliere i visitatori in sicurezza. “La realtà multiforme gestita richiede valutazioni specifiche delle peculiarità strutturali e logistiche dei singoli complessi -confermano dall’Ente regionale che gestisce gli importanti beni culturali, tra cui il castello sabaudo racconigese- È in fase di studio la rimodulazione dei percorsi di visita e degli orari di apertura, questi ultimi da calibrare in rapporto alle esigenze imposte dall’emergenza sanitaria in atto“.
L’adozione delle misure di distanziamento sociale, l’uso dei dispositivi di protezione individuale e il regolare svolgimento degli interventi di pulizia e igienizzazione impongono un monitoraggio diversificato, oltre la consueta e imprescindibile sorveglianza dei beni.
Ingressi contingentati, prenotazioni via telefono ed email, rilevazione della temperatura tramite termoscanner, obbligo di mascherina, itinerari di accesso e visita scanditi da opportune indicazioni segnaletiche, sono tra i principali elementi previsti per evitare assembramenti e forme di rischio.
“Vogliamo accogliere i visitatori in piena sicurezza, ma non solo –commenta la neo direttrice del Polo Museale, Enrica Pagella– L’obiettivo a cui stiamo lavorando è restituire al pubblico il piacere dello svago culturale. Gli spazi e le collezioni dei musei offrono opportunità di conoscenza ed esperienze di fruizione a cui si riconnettono molteplici risvolti, dalla sfera ludica e ricreativa a quella introspettiva del pensiero e della contemplazione”.
Cinema e teatri abbandonati, alla scoperta dei luoghi della cultura che oggi non riaprono