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Regione e Città Metropolitana sottolineano l’importanza del PUMS

Regione, Città Metropolitana e Comuni hanno discusso del Piano della qualità dell’aria del Piemonte, che a breve sarà approvato dal Consiglio regionale. Carmagnola è già al lavoro da mesi all’elaborazione del proprio PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

 

Un proficuo confronto con i Comuni e la Regione Piemonte“: così la Città Metropolitana di Torino definisce la riunione di ieri pomeriggio del Tavolo sulla qualità dell’aria, che ha sottolineato anche l’importanza dei PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) comunali.

Nel corso della seduta sono state presentate dall’assessore all’ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, le linee fondamentali del Piano della qualità dell’aria che a breve dovrà essere approvato dal Consiglio regionale.
Le misure del Piano regionale, che saranno presto pubblicate anche sul sito della Città metropolitana, riguardano non solo il traffico (è stato ricordato l’imminente bando per sostituire i mezzi commerciali, finanziato con due milioni di euro dallo Stato e due milioni dalla Regione), ma anche l’agricoltura, il riscaldamento delle abitazioni, gli impianti industriali e molto altro“, proseguono dalla ex Provincia.

Sui temi della mobilità è stata sottolineata l’importanza dello strumento dei Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS), obbligatori per legge per i Comuni sopra i 100mila abitanti, ma molto consigliati anche per gli altri.
Proprio per i PUMS, due decreti del marzo di quest’anno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti assegnano per i prossimi tre anni più di 200 milioni a Città Metropolitane, Province e Comuni: alla Città metropolitana di Torino andranno circa 3 milioni e 800mila euro.

Carmagnola è già da diversi mesi impegnata nell’elaborazione del proprio PUMS, con un percorso partecipativo che ha visto il coinvolgimento di cittadini, associazioni ed esperti di settore.

Commenta la consigliera metropolitana con delega all’ambiente, Barbara Azzarà: “A gennaio convocheremo un incontro tecnico con i Comuni in cui analizzeremo, con la supervisione di Arpa, le varie misure presenti nel Piano regionale e i relativi obiettivi, in modo che ogni amministrazione locale possa definire le proprie politiche ambientali commisurandole su di essi”.