Per la Giornata della Memoria, l’associazione “Tocca a noi” di Racconigi promuove un monologo inedito contro l’odio e la violenza.
L’associazione “Tocca a noi” di Racconigi, in occasione della Giornata della Memoria 2021, ha creato un video inedito per ricordare le vittime dell’Olocausto e sensibilizzare i cittadini verso ogni forma di violenza.
“Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime dell’Olocausto: un pezzo di Storia che ha una continua e crescente esigenza di essere ricordato, soprattutto di questi tempi in cui l’odio e il razzismo sembrano farsi strada in modo sempre più evidente -spiegano dall’Associazione- Proprio per questa ragione abbiamo deciso di portare in scena un testo inedito nato dalla volontà di raccontare ed esprimere il male sia fisico che verbale”.
Il video di Tocca a noi è stato ispirato da questa riflessione di Anna Arendt: “È nella natura delle cose che ogni azione umana che abbia fatto una volta la sua comparsa nella storia del mondo, possa ripetersi anche quando non appartiene a un lontano passato”.
“Tocca a Noi” di Racconigi, un video contro la violenza sulle donne
Il testo racconta le tappe storiche più significative che hanno portato gli ebrei all’esclusione sociale e al successivo sterminio, ma lo fa attraverso la voce di una bambina che, costretta ad abbandonare i sogni propri dell’infanzia, si trova a vivere in un mondo crudele e pieno di odio. All’inizio si presenta a noi come una bambina comune, piena di speranze e fantasie, ma alle ultime battute ci rendiamo conto che il suo spirito è cambiato tanto che la bambina stessa, tutto ad un tratto, sembra essersi trasformata in donna matura e consapevole.
Il suo, però, non è un racconto lineare perché viene costantemente interrotto da
frasi piene di odio e razzismo che si accompagnano a segni netti e decisi che mirano a
colpire il suo corpo nudo e indifeso. Attraverso questi interventi esterni, lo spettatore viene
invitato a mettersi in discussione perché in un primo tempo queste frasi sembrano dar
voce a pensieri legati a quel tempo storico, ma piano piano ci rendiamo conto che forse
non è proprio così. Infatti, alcune di queste frasi appartengono sì al Manifesto della
razza, mentre altre sono state estrapolate da commenti Facebook di pubblico dominio.
“Sempre più spesso ci troviamo a dover fare i conti con gesti, azioni, frasi e commenti così mirati e ostili da non lasciar spazio ad alcuna incomprensione e che, ogni giorno, contribuiscono allo sviluppo di un odio che piano piano finisce per consumare l’uomo –raccontano da Tocca a noi- L’intento di questa iniziativa è quello di far vedere il male invisibile mettendosi nei panni di chi è costantemente oggetto di queste offese e immaginando quali possano essere i reali effetti che le parole piene di odio provocano su un corpo nudo che, in questo caso particolare, si fa portavoce della storia del popolo ebraico e al contempo rappresenta l’anima di ognuno di noi”.
“Come rane d’inverno”, un’installazione per la Giornata della Memoria