Sono stati diffusi i primi dati del rapporto di Arpa Piemonte e Città metropolitana di Torino relativi alla qualità dell’aria: ecco la situazione a Carmagnola.

Sono stati diffusi i primi dati del rapporto di Arpa Piemonte e dalla Città metropolitana di Torino relativo alla qualità dell’aria sul territorio, che a Carmagnola mette in evidenza una situazione in graduale lieve miglioramento, soprattutto per quanto riguarda il particolato.
Dal monitoraggio -che fa riferimento alle rilevazioni effettuate nel corso del 2024 dalla centralina di piazza I maggio, vicino all’ospedale San Lorenzo– emergono infatti alcuni dati più positivi rispetto al passato ma permangono comunque criticità ancora da affrontare.
In particolare, i valori medi annuali del PM10 sono risultati conformi ai limiti di legge, confermando la tendenza alla riduzione delle concentrazioni rispetto ai primi anni Duemila.
Per quanto non si possa dire che l’allarme per le polveri sottili sia rientrato, per la prima volta resta inferiore alla soglia critica anche il numero di superamenti del limite giornaliero durante l’anno, con 32 sforamenti in 12 mesi, contro i 39 del 2023: un dato, peraltro, decisamente inferiore a quanto veniva registrato nel decennio scorso.
Il principale campanello d’allarme riguarda ora l’ozono (O₃), per il quale non sono state effettuate misurazioni puntuali a Carmagnola, ma il report provinciale evidenza come la soglia per la protezione della salute umana sia stata superata in tutte le aree del territorio metropolitano prese in analisi.
Al contrario, i livelli di biossido di azoto (NO₂) a Carmagnola sono sempre rimasti entro i limiti; anche il monitoraggio di altri inquinanti -come benzene, metalli pesanti e benzo(a)pirene- ha confermato il rispetto dei valori-limite in tutte le rilevazioni effettuate.
Va inoltre considerato che le condizioni meteorologiche del 2024, caratterizzate da una maggiore piovosità rispetto alla media del decennio precedente, hanno avuto un impatto sulle dinamiche di dispersione degli inquinanti.
Nonostante i miglioramenti registrati nel lungo periodo, il rapporto sottolinea comunque la necessità di proseguire con misure di contenimento delle emissioni, in vista dell’entrata in vigore di limiti più stringenti imposti dalle normative europee per il contrasto dell’inquinamento atmosferico.