La qualità dell’aria in Piemonte non migliora, scattano misure più rigide contro inquinamento e smog: nel mirino traffico, riscaldamento e agricoltura.
![misure anti inquinamento piemonte](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2021/03/misure-inquinamento-piemonte.jpg)
La Regione Piemonte ha attivato nuove misure straordinarie per contenere l’inquinamento da polveri sottili, concentrandosi su mobilità, riscaldamenti e agricoltura.
Il piano -messo a punto con le altre Regioni del bacino padano- comprende azioni fondamentali comuni a tutti e tre i settori di intervento, con un’attuazione a breve, medio e lungo termine.
In particolare, le misure legate ad ambiente e agricoltura sono state estese da 37 a 947 Comuni (restano escluse solo le zone di montagna) e salgono a 76 i Comuni coinvolti dai provvedimenti riguardanti il traffico: tutto l’agglomerato di Torino e le città di pianura e collina con più di 10.000 abitanti.
Si amplia anche il tempo di applicazione: andrà ora dal 15 settembre al 15 aprile, per una durata complessiva aumentata di un mese (finora le misure erano valide dal 1° ottobre al 31 marzo).
La stretta sui mezzi di trasporto
Oltre all’estensione territoriale e temporale delle misure e alle limitazioni già previste, dal 1° marzo si sono aggiunte quelle per veicoli adibiti al trasporto di persone e merci Euro 1 e 2 benzina ed Euro 1 a gpl e metano; per i motocicli e ciclomotori all’Euro 0 si è aggiunto l’Euro 1.
La Regione ha anche annunciato l’anticipo al 2023 delle limitazioni strutturali per i veicoli Euro 5 diesel.
Cambia anche la modalità di attivazione del “semaforo” anti-smog, quello in grado di decidere i rafforzamenti al blocco del traffico: non scatterà più sulla base dei superamenti misurati ma sulle previsioni di superamento, che saranno calcolate con un sistema modellistico integrato di valutazione e previsione meteo; i giorni di controllo passano da due a tre alla settimana.
Riscaldamento: limite a 18 gradi
Scatta anche il limite a 18 gradi per la temperatura media nelle abitazioni, esercizi commerciali, edifici pubblici ad eccezione delle strutture sanitarie.
Approvato anche lo stop ai generatori di calore alimentati a biomassa legnosa (stufe a legna e similari) che non siano almeno di categoria a 5 stelle, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo.
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Misure più rigide anche per l’agricoltura
Anche il settore agricolo deve fare la sua parte. La Regione ha emanato il divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato) ed esteso la validità del divieto di abbruciamenti di materiale vegetale e di qualsiasi combustione all’aperto nell’agglomerato di Torino, pianura e collina.
Sono stati previsti incentivi per interventi mirati all’introduzione di sistemi di allontanamento rapido delle deiezioni dalle strutture di stabulazione degli animali, per la realizzazione di coperture fisse e mobili di stoccaggio degli effluenti zootecnici. per la distribuzione in campo degli effluenti con sistemi in grado di abbattere le emissioni di ammoniaca durante la fase di spandimento.
Annunciato un aumento dei controlli per individuare eventuali trasgressori; la Città metropolitana di Torino ha annunciato che sarà a supporto dei Comuni per la stesura delle nuove ordinanze.