Avviato un progetto di Ama – Punto Alzheimer Carmagnola per supportare le persone colpite da demenza attraverso l’Arte e le visite ai musei. Al via anche gruppi di ascolto e supporto per i famigliari.
L’iniziative vede al suo interno due azioni. La prima è finalizzata a sostenere psicologicamente i famigliari di persone con gravi deficit cognitivi, affinché non si sentano soli ed emarginati.
«Si formeranno dei gruppi di ascolto di 10/15 persone, finalizzati a meglio gestire sia le ansie individuali che la relazione con il proprio congiunto malato», spiegano i promotori. Le attività verranno condotte dal dottor Evaristo Steffanelli, psicoterapeuta, e si svolgeranno nel periodo settembre/novembre a Chieri, Carmagnola, Nichelino e Poirino.
La seconda azione è invece denominata “Ritrovarsi al museo” e si inserisce nella buona pratica della visita museale, strutturata come attività psicosociale prevista nel Piano Nazionale Demenze sottoscritto anche dalla Regione Piemonte.
«Il rapporto tra Arte, musei e demenze è al centro di numerose ricerche e progetti sia a livello nazionale che internazionale -dettagliano dall’AMA- Si formeranno dei piccoli gruppi, con la presenza di familiari, psicologhe, assistenti e volontari che saranno accompagnati alla Galleria d’Arte Moderna di Torino dove operatori del Dipartimento Servizi Educativi della galleria stessa li avvicineranno ad alcune opere d’arte. Alla visita seguirà un laboratorio didattico dove i soggetti, opportunamente stimolati, potranno rielaborare i loro vissuti anche solo per immagini, senza dover necessariamente ricorrere all’uso della parola».
Anche queste visite si svolgeranno nei mesi di ottobre e novembre e coinvolgeranno persone frequentanti le palestre cognitive di Chieri, Carmagnola e Nichelino. I trasporti dei soggetti coinvolti saranno effettuati dal Gruppo Protezione Civile 94 di Chieri, dall’Auser di Carmagnola e dalla Croce Rossa di Nichelino.
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