Anche a Carmagnola è andata in scena la protesta simbolica dei negozi all’interno dei centri commerciali, che chiedono di poter lavorare nei fine settimana. Il Governo studia un provvedimento, che potrebbe forse entrare in vigore dal prossimo 22 maggio.
Anche al centro commerciale “Bennet” di Carmagnola, come in gran parte d’Italia, si è svolta ieri la protesta simbolica da parte dei negozi che si trovano all’interno dei centri e delle gallerie commerciali, costretti finora a restare chiusi nei weekend dalle norme anti-Covid, per evitare assembramenti.
Alle ore 11, gran parte delle attività (incluso il supermercato) hanno aderito all’iniziativa, spegnendo le luci e abbassando le serrande per 15 minuti.
“Una protesta simbolica, che aveva lo scopo di far sentire la nostra voce, senza creare disagio ai clienti“, spiega Fabio Saraniti, direttore del centro commerciale carmagnolese, che stima un’adesione dell’80% tra le insegne presenti nella struttura.
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“Abbiamo anche mandato un messaggio in filodiffusione per spiegare cosa sarebbe successo -aggiunge- La clientela è rimasta in parte sorpresa ma, quando veniva a conoscenza delle ragioni di questo gesto, si diceva d’accordo e solidale con noi“.
Un atteggiamento confermato da Samuele Bartolotta, titolare del negozio di acconciature Jean Louis David presente all’interno del centro commerciale: “Avevamo due persone in salone, già informate al momento dell’appuntamento, che ci hanno chiesto maggiori informazioni sulle ragioni della nostra adesione, per poi darci il loro pieno appoggio“.
Anche le sue lavoratrici hanno convintamente preso parte alla protesta: “Tutti siamo penalizzati, non solo a livello economico, dalla chiusura nei fine settimana delle nostre attività -prosegue Bartolotta- Pensiamo anche alle clienti che lavorano tutta la settimana e che vorrebbero usare il weekend come momento da dedicare a se stesse, andando dal parrucchiere o facendo shopping“.
La protesta simbolica, che ha unito oltre 30 mila realtà in tutta Italia, potrebbe aver colto nel segno: secondo quanto riferito dalle associazioni di categoria, il Governo starebbe infatti mettendo a punto un nuovo provvedimento che, andando a modificare parzialmente il Decreto Riaperture di aprile, potrebbe consentire la riapertura con orario completo a partire dal prossimo sabato 22 maggio.
“Speriamo davvero di poter tornare a lavorare a pieno ritmo, al pari dei colleghi al di fuori dei centri commerciali, mettendo fine a queste differenze di trattamento -conclude Bartolotta- Siamo contenti del sostegno ricevuto dall’opinione pubblica e, nello specifico, dalla clientela che era presente al momento della protesta“.
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