Una proposta per tutelare e proteggere la canapa piemontese

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Il consigliere regionale Nicco ha presentato un ordine del giorno per tutelare e proteggere le varietà piemontesi di canapa industriale, a partire da quelle di Carmagnola.

Trebbiatura canapa Carmagnola
Trebbiatura della canapa Carmagnola (foto Assocanapa)

Il consigliere regionale Davide Nicco (Fratelli d’Italia, già sindaco di Villastellone) ha presentato in Consiglio Regionale del Piemonte un ordine del giorno che prevede la richiesta alla Regione di tutelare e proteggere le varietà piemontesi di canapa industriale, con particolare riferimento a quelle più pregiate Carmagnola e CS (Carmagnola Selezionata), riconoscendone l’eccellenza come coltivazione agricola.

“Accolgo con soddisfazione e piacere la notizia che finalmente la Regione si interessa alla filiera della canapa piemontese, esistente da quasi un ventennio, grazie al lavoro svolto dall’Associazione Assocanapa e dal suo braccio operativo Assocanapa srldichiara il presidente onorario di Assocanapa, l’ex sindaco di Carmagnola Felice GiraudoRingrazio il consigliere regionale Nicco che ha portato all’ordine del giorno la necessità di tutelare e proteggere le varietà storiche della nostra terra, le giganti Carmagnola e CS. Varietà che, grazie alle loro straordinarie qualità e caratteristiche, tutti ci invidiano. Con la sua azione, Nicco ha dato visibilità alla filiera delle aziende agricole che negli ultimi anni stanno producendo le sementi da semina delle due varietà per un mercato italiano e internazionale ogni anno in crescita”.

Assocanapa darà tutto l’appoggio possibile a sostegno delle iniziative che la Regione vorrà intraprendere affinché questo progetto di tutela delle varietà italiane e della crescita della filiera di agricoltori piemontesi che si occupano di canapicoltura possa realizzarsi, rendendo il Piemonte regione leader e capofila nello sviluppo della canapa industriale: “Questa notizia, che ci dà nuovo entusiasmo e nuova forza, è il coronamento di anni di lavoro silenzioso, di grande impegno da parte di tanti che hanno creduto nel ritorno nei campi di questa meravigliosa pianta e sarà riportata nel corso della nostra Assemblea Nazionale che si terrà il 7 marzo prossimo a Carmagnola”, conclude Giraudo.