Il Ministero dell’Interno finanzia il progetto regionale di formazione civico-linguistica degli stranieri. La precedente edizione di Petrarca aveva coinvolto anche Carmagnola, grazie all’Associazione Karmadonne.
Il Piemonte si è aggiudicato 2,5 milioni di euro di finanziamenti (europei e statali) per la formazione civico linguistica degli stranieri, con il progetto Petrarca, che nelle passate edizioni aveva coinvolto anche Carmagnola.
“In questo modo la nostra Regione ottiene l’intero importo richiesto, ma soprattutto arriva prima, rispetto alle altre Regioni italiane, nella graduatoria per il finanziamento dei ‘Piani regionali per la formazione civico linguistica dei cittadini di Paesi terzi 2018-2021’ –spiega l’assessora regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti– Il progetto Petrarca ha preso infatti 87,30 punti, il punteggio più alto tra i partecipanti”.
In seconda posizione nella graduatoria, pubblicata il 24 dicembre, è arrivata l’Emilia Romagna. Mentre in terza il Friuli Venezia Giulia.
Tra i criteri tenuti in considerazione dal Ministero dell’Interno, ci sono la qualità complessiva della proposta progettuale, la coerenza del budget di spesa, della tempistica di progetto, ma anche le esperienze maturate in passato e la capacità di attivare reti.
Cerutti non si lascia però sfuggire un affondo polemico rispetto alle politiche del Governo in tema di immigrazione: “Se da una parte il ministero dell’Interno ci premia, dall’altra con il decreto sicurezza ci sottrae i potenziali allievi. La norma infatti non permette ai richiedenti asilo di partecipare ai corsi per imparare l’italiano, visto che impedisce loro di avere carta d’identità, di iscriversi all’anagrafe. E siccome il nostro progetto era stato studiato tenendo conto anche di questo bacino di utenti, adesso rischiamo il paradosso: di avere i soldi, ma di non avere studenti”.
Il Piano regionale, denominato “Petrarca 6”, si pone in continuità con le progettualità attivate negli anni passati, che a Carmagnola hanno trovato spazio grazie all’azione sul territorio dell’Associazione Karmadonne a Casa Frisco.
Nel progetto sono previste specifiche azioni per l’orientamento e la conoscenza del territorio nel quale gli stranieri extracomunitari si vengono a trovare, dei servizi sanitari di cui possono usufruire, di quelli sociali.
Oltre ai corsi di italiano, saranno forniti anche servizi per consentire la partecipazione alle attività didattiche al più alto numero di persone, ad esempio, servizi di babysitting per andare incontro alle madri, di mediazione interculturale, tutoraggio, di accompagnamento personalizzato rivolto a persone vulnerabili.
“Il progetto Petrarca ormai va avanti dal 2011 e i risultati sono finora più che soddisfacenti -puntualizza Cerutti– Solo con Petrarca 5 si sono realizzati 364 corsi coinvolgendo 3460 beneficiari“.
Diverse le nazionalità coinvolte. Per la maggior parte hanno seguito i corsi i marocchini (25%), i cinesi (8%), i nigeriani (7%), i senegalesi (5%), gli albanesi (5%), gli indiani e gli egiziani(4%). Soprattutto le donne hanno aderito all’iniziativa. Erano quasi sei su dieci (58% del totale).