Poirino, torna la possibilità di un allevamento di suini in Cascina Bonavalle

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Il Consiglio di Poirino ha approvato una delibera che apre alla possibilità di realizzare un nuovo allevamento di suini a Cascina Bonavalle. Il progetto, presentato sempre dall’Azienda Marchisone, questa volta implica un numero di capi pari a circa 4 mila, la metà rispetto a quelli previsti dal progetto iniziale.

allevamento Poirino
Con la delibera del consiglio vengono risolte le controversie legali sulla vicenda (Foto: artbyPixel tramite Canva.com)

Ancora una volta la possibilità di realizzare un allevamento di suini in Cascina Bonavalle è al centro dell’attenzione a Poirino.

Dopo la deliberazione dell’Amministrazione Comunale del novembre 2023, che aveva portato al rigetto del progetto per la realizzazione di un allevamento di circa 8 mila suini presentato dall’Azienda Marchisone, Angelo Marchisone aveva presentato ricorso al Tar Piemonte. Si era ora in attesa dell’udienza del Tribunale amministrativo per la trattazione del caso, fissata per il prossimo 17 dicembre.

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Nella scorsa settimana, tuttavia,  il Consiglio comunale di Poirino ha approvato una delibera per l’approvazione della perimetrazione del Centro aziendale di Cascina Bonavalle in “E-3 Zona propria”. Un’azione necessaria per consentire la realizzazione di un nuovo allevamento in quell’area da parte dell’Azienda Marchisone, ma con caratteristiche diverse rispetto al progetto iniziale.

Con la nuova perimetrazione, resa possibile dalla norma di Piano Regolatore approvata nel mese di aprile dalla precedente Amministrazione, è consentita infatti la realizzazione di un allevamento di maiali con un numero di capi massimo pari a 4 mila.

La delibera non comporta l’approvazione del nuovo allevamento suinicolo, che rimane oggetto di natura tecnica ed è procedura in capo agli uffici degli enti competenti secondo la normativa vigente, ma apre alla possibilità di una sua realizzazione.

Non c’erano motivi per il diniego alla richiesta di perimetrazionecommenta il Sindaco di Poirino Nicholas PadalinoIl tipo di allevamento del nuovo progetto, presentato ad ottobre dall’Azienda, è radicalmente diverso rispetto a quello precedente. Il numero di capi di maiali passa dall’essere pari a 8-10 mila a circa 4 mila, con conseguente riduzione del numero e della dimensione di stalle e fabbricati atti a ospitare i suini”. 

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Nell’istanza di permesso di costruire per la realizzazione del nuovo allevamento sono infatti previsti 3.960 capi. E le preoccupazioni riguardo all’impatto di un simile progetto sul territorio? “L’impatto indubbiamente è presente, ma è al pari degli allevamenti già esistenti. Un impatto sicuramente inferiore rispetto all’idea iniziale, che prevedeva un numero di gran lunga maggiore di suini“, prosegue il sindaco.

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Con la deliberazione consiliare dei giorni scorsi, vengono anche risolte le controversie legali sulla vicenda: “Abbiamo raggiunto nei giorni scorsi un’accordo tra Comune e Aziendaconclude Padalino che si è impegnata, a fronte dell’approvazione della nuova perimetrazione, a rinunciare al ricorso pendente davanti al TAR, dove c’era il rischio concreto per il Comune di soccombere nel giudizio di dicembre. Ciò avrebbe comportato non solo il pagamento delle spese legali per il Comune, ma anche la possibilità di vedere realizzato l’allevamento di tipo industriale con 8-10 mila capi, così come previsto dal progetto originario“.

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