Il neo-sindaco di Poirino Nicholas Padalino risponde alle accuse di aver aumentato i costi della politica locale mosse dall’ex assessore e attuale consigliere di minoranza Marco Sisca.
A poche settimane dall’elezione del nuovo Consiglio comunale di Poirino scoppiano le prime polemiche tra la nuova maggioranza e l’opposizione, relative ai costi della politica locale.
L’ex assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Marco Sisca, attuale consigliere di minoranza, nel corso del suo intervento in aula (poi riportato sui social) ha mosso accuse al neo sindaco Padalino di aver deliberato “un aumento considerevole” per quanto riguarda le spese.
Non si è fatta attendere la risposta del Primo Cittadino poirinese che, anch’egli sui social, ha risposto all’accusa di aver accresciuto i costi della politica locale.
«L’introduzione della figura del Presidente del Consiglio comunale (tra l’altro, maggiormente a tutela delle minoranze) ci allinea a buona parte dei Comuni a noi confinanti (Santena, Villastellone, Chieri e Carmagnola) ed era prevista ufficialmente nel programma elettorale depositato in municipio lo scorso maggio», ha replicato Padalino.
E ha quindi presentato i conti: «Dai dati ufficiali elaborati dall’Area Finanziaria del Comune di Poirino si può evincere che, nonostante io abbia voluto una nuova figura istituzionale in più, i costi della politica poirinese, a differenza di quanto pubblicamente dichiarato da Sisca, non solo non sono aumentati rispetto alla vecchia amministrazione, ma sono addirittura diminuiti».
Padalino ha quindi reso pubblico un confronto tra le spese mensili rispetto alla passata Amministrazione (sopra riportato), sottolineando come l’indennità del sindaco risulti al 50% avendo scelto di mantenere il proprio lavoro dipendente, senza mettersi in aspettativa.