È stato presentato in Città Metropolitana un progetto per realizzare un maxi allevamento di suini, in zona Ternavasso, al confine tra Poirino e Carmagnola. Tante le preoccupazioni del territorio e delle associazioni ambientaliste.
L’azienda agricola Marchisone di Villanova Solaro ha presentato alla Città Metropolitana di Torino un progetto per la realizzazione di un allevamento di suini in zona Ternavasso, al confine tra il Comune di Poirino e quello di Carmagnola.
La struttura in progetto -composta da quattro stalle e due vasche di stoccaggio liquami– dovrebbe riuscire a contenere più di 8 mila maiali.
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“La zona di Ternavasso è un’area agricola, quindi da piano regolatore può ospitare degli allevamenti –commenta l’assessore poirinese Marco Sisca– Quello che ci preoccupa sono le dimensioni di questo particolare progetto, il conseguente consumo di suolo e la sua collocazione a due passi dal sito di interesse comunitario “Peschiere e Laghi di Pralormo”.
A breve il Comune sarà convocato a prendere parte alla Conferenza di servizi con gli altri Enti preposti (Città Metropolitana, Regione Piemonte, Arpa, Asl e Comuni confinanti): “vedremo quali saranno gli scenari futuri“, anticipa Sisca.
Sull’argomento interviene anche l’assessore all’agricoltura e ambiente poirinese Luigi Sandri: “Analizzeremo con cura tutta la documentazione relativa al progetto, per controllare che le norme ambientali e paesaggistiche vengano rispettate, e in sede di Conferenza dei Servizi faremo le nostre osservazioni”.
Numerose le associazione ambientaliste del territorio che si sono schierate contro il progetto: Pro Natura Piemonte, Pro Natura Torino, Pro Natura Cuneo, Pro Natura Carmagnola, L’ Arca del Re Cit, Pro Natura Animali, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Legambiente Langhe e Roero, Canale Ecologia, Lav Piemonte, Sos Gaia, Lida Torino, Lipu Biella e Vercelli, Enpa, Italia Nostra Piemonte, Italia Nostra sezione di Alba, Italia Nostra sezione di Bra, Ambiente21 Sdb, Comuneroero, Ithaca, Comunità Laudato Si’ Bra, Comunità Laudato Si’ Bra 2, Laudato Si’/Gazzetta d’Alba, Movimento Stop al Consumo del Territorio, Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero, Salviamo il Paesaggio.
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“La zona oggetto di intervento è caratterizzata da suolo agricolo di buona fertilità. Ci pare quindi inaccettabile promuovere ulteriori consumi di suolo, che potrebbero più proficuamente essere mantenuti a colture agricole -spiegano le associazioni- Nonostante le rassicurazioni, è probabile che l’allevamento creerà non pochi problemi a livello di esalazioni di odori, creando condizioni di profondo disagio per tutti gli abitanti e gli utilizzatori a vario titolo dell’area“.
Un altro problema che viene sottolineato è il consumo di acqua: “Un allevamento di queste dimensioni avrà altissime esigenze idriche, situazione questa che non può non
preoccupare nell’ambito di un’area agricola caratterizzata da prodotti di eccellenza e nell’ottica di un probabile cambiamento climatico che renderà la risorsa acqua disponibile in quantità sempre minori”.
Concludono le associazioni ambientaliste: “Chiediamo alle competenti Autorità regionali, della Città Metropolitana e comunali di adoperarsi affinché il progetto non venga approvato“.
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