A Piobesi Torinese il sindaco Fiorenzo Demichelis ha disposto la chiusura del cimitero e di tutti gli spazi pubblici, dopo l’aumento di casi di contagio da Covid-19 sul territorio.
Anche a Piobesi Torinese è emergenza sanitaria per il Coronavirus Covid-19, con l’Amministrazione comunale impegnata a prendere provvedimenti per limitare le occasioni di contagio.
Il sindaco Fiorenzo Demichelis ha pertanto disposto la chiusura del cimitero e di tutti gli spazi pubblici, dopo l’aumento di casi di contagio sul territorio comunale.
“Anche a Piobesi, come nella quasi totalità degli altri Comuni, abbiamo casi di positività al Covid-19, o in ospedale o in casa -scrive in un comunicato ufficiale- Ci sono altre persone in quarantena fiduciaria a casa, seguite da SISP, Asl TO5 e Forze dell’Ordine. I dati sono in continua evoluzione e destinati ad un aumento, considerando l’incremento nazionale“.
Demichelis rilancia quindi l’appello a restare in casa, limitando eventuali uscite solo a casi di stretta e indifferibile necessità. “Le lunghe scampagnate, anche se con il cane, si possono e si devono evitare -commenta- Ci sono ancora anche alcuni gruppi di minorenni che girano per il paese, senza la presenza dei genitori“.
Per scoraggiare ulteriormente la creazione di assembramenti, il sindaco di Piobesi ha quindi decretato la sospensione di ogni visita al cimitero, arrivando così a chiudere tutti gli spazi pubblici.
In occasione dei funerali, saranno ammessi esclusivamente i famigliari stretti del defunto, sempre nel rispetto della distanza di almeno un metro tra le persone.
Il sindaco di Piobesi respinge anche ogni critica sulla mancata divulgazione di dati di dettaglio in merito ai contagi da Covid-19 in paese: “Premesso che il saperlo o meno non deve modificare lo stile di vita di ognuno di noi, ovvero seguire la regola di stare a casa, io giornalmente ricevo comunicazioni riservate dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, dall’Asl TO5 e dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, che non devono essere divulgate se non alle Forze dell’Ordine, con pesanti sanzioni anche penali a chi violi la privacy“.