Piemonte zona gialla da domenica 13 dicembre: ecco cosa possiamo tornare a fare

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Da domenica 13 dicembre, il Piemonte diventa “zona gialla”, con un allentamento delle misure anti-contagio da Covid-19. Riaprono bar e ristoranti fino alle 18; spostamenti liberi dalle 5 alle 22.

Piemonte zona gialla
Piemonte zona gialla da domenica 13 dicembre: ecco cosa cambia, in vista del Natale

Il Piemonte sarà zona gialla a partire da domenica 13 dicembre 2020: si tratta di una decisione presa sulla base del miglioramento degli indicatori relativi all’andamento dei contagi da Covid-19, che permetterà minori restrizioni in vista delle festività natalizie.

Restano comunque al momento ancora valide tutte le indicazioni speciali per il periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, previste nell’ultimo DPCM del 3 dicembre, anche se l’Esecutivo sta pensando di abolire o allentare il divieto di spostamento tra Comuni il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio.

Ecco cosa si potrà fare (e cosa ancora no) con il Piemonte zona gialla.

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Piemonte zona gialla: cosa si può di nuovo fare

Con l’ingresso del Piemonte in zona gialla ritornano possibili molte attività che erano state sospese da inizio novembre, quando il Governo ha introdotto nuove regole per affrontare la cosiddetta “seconda ondata” di Covid-19.

Bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e simili possono tornare a ospitare i propri clienti all’interno, dalle 5 alle 18; la vendita da asporto è consentita dalle 5 alle 22, mentre non sono fissati limiti di orario per la consegna a domicilio.
Il pranzo di Natale al ristorante sarà ammesso, ma solo in locali presenti all’interno del proprio Comune (salvo possibili deroghe in arrivo).

Tutte le attività commerciali sono aperte -salvo limitazioni per i centri commerciali nei weekend- nel rispetto del limite massimo di ingressi consentiti in ciascun locale, per poter garantire la distanza interpersonale di almeno un metro, e di tutte le norme anti-contagio (obbligo di mascherina, disinfezione mani, sanificazione locali nei termini di legge, ecc.). Per favorire lo shopping pre-natalizio, i negozi possono restare aperti fino alle ore 21.

Anche i mercati ambulanti possono svolgersi regolarmente e con la presenza di tutte le categorie merceologiche, nel rispetto delle regole di prevenzione e contrasto della trasmissione del virus.

Ci si può spostare liberamente, dalle 5 alle 22, in tutta la Regione, anche per raggiungere eventuali seconde case, purché ancora in territorio piemontese.
Il divieto di spostamenti tra Comuni tornerà in vigore solamente nei giorni del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio 2021 (se il Governo non abolirà o modificherà questa norma).

Si può uscire dal Piemonte per recarsi in altre Regioni in zona gialla, ma solo fino al 20 dicembre: dopo tale data, e fino al 6 gennaio 2021, infatti, scatteranno le misure straordinarie previste per il periodo natalizio, con la chiusura dei confini regionali, salvo che per lavoro, necessità o salute. Resta sempre concesso il rientro alla propria abitazione di residenza o domicilio.

Restano inoltre consentite tutte le attività già permesse in zona arancione, compresa la pratica di attività sportiva individuale all’aperto e il libero accesso ai parchi. Lo stesso dicasi per le celebrazioni religiose, che proseguono nel rispetto dei parametri anti-contagio in vigore.

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Piemonte zona gialla: cosa non si può ancora fare

Anche con l’ingresso del Piemonte in zona gialla, resta in vigore (in tutta Italia) il coprifuoco dalle 22 alle 5, con divieto di spostamento salvo che per comprovate necessità e su presentazione di apposita autocertificazione per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Il 1° gennaio 2021, capodanno, tale divieto è esteso fino alle 7.

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Restano ancora vietate fiere e simili (inclusi i mercatini natalizi); chiusi musei, cinema, teatri e gli altri luoghi della cultura; sospesa la pratica di sport di contatto a livello amatoriale, tutte le gare autorizzate si svolgono ancora in assenza del pubblico. Ferme anche palestre e piscine, così come i centri termali.

Nelle abitazioni private resta fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Qualora ciò avvenga, è consigliato indossare sempre la mascherina, oltre a mantenere le distanze di sicurezza.

Per tutti i dettagli ed eventuali aggiornamenti, consultare l’apposita pagina FAQ del Governo dedicata al tema.

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