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Piemonte: torna l’obbligo di mascherina anche all’aperto

La Regione Piemonte, con un’ordinanza del presidente Cirio, ha introdotto l’obbligo di mascherina anche all’aperto a partire da oggi, oltre a fornire diverse raccomandazioni anti-contagio in vista delle feste. In giornata la decisione sul passaggio in zona gialla o la permanenza ancora in “bianca”.

Da oggi, 24 dicembre, scatta l’obbligo di mascherina anche all’aperto in tutto il Piemonte [immagine di repertorio]
Un’ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, impone da oggi, venerdì 24 dicembre 2021, e fino al 9 gennaio 2022, l’obbligo di uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi all’aperto, pubblici o aperti al pubblico. Fanno eccezione i bambini di età inferiore a sei anni ed i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo.

La decisione ha lo scopo di ridurre le occasioni di contagio da Coronavirus e proteggere la popolazione; è stata condivisa con le Prefetture ed i rappresentanti degli enti locali -dichiarano dalla Regione- Il mancato rispetto di queste disposizioni verrà sanzionato secondo le misure previste dalla normativa vigente“.

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Inoltre, l’ordinanza raccomanda fortemente

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Intanto, secondo le ultime analisi dei dati, il Piemonte potrebbe restare zona bianca per un’altra settimana, a differenza di quanto ipotizzato dallo stesso presidente Cirio nelle scorse ore, ipotizzando il passaggio in zona gialla.

L’incidenza è di 439,90 casi ogni 100 mila abitanti; supera la soglia di allerta del 10% il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (10,7%), mentre resta al di poco della soglia di allerta del 15% quello dei posti letto ordinari (14,9%)“, fanno sapere dagli uffici della Regione. I parametri della zona gialla sono, rispettivamente, 50 casi/100 mila abitanti, 10% di terapie intensive e 15% dei posti letto occupati.

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L’ultimo dato potrebbe mantenere la nostra regione in zona bianca anche per la prossima settimana. Ma dato che i nostri numeri sfiorano la soglia che fa scattare la zona gialla, lo abbiamo segnalato al ministro Speranza che domani assumerà la decisione finale -spiegano Cirio e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi- Sono dati che dimostrano che la nostra situazione è meno allarmante di altre regioni, ma questo non deve in alcun modo far calare l’attenzione, al contrario deve renderla ancora più alta da parte di tutti, soprattutto in questi giorni di festa e di incontro”.

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