Piemonte, firmato l’accordo per la stabilizzazione del personale sanitario precario

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È stato firmato nei giorni scorsi al grattacielo della Regione Piemonte un accordo per stabilizzare il personale sanitario precario.

L’accordo rappresenta un importante passo nella lotta al precariato

Recentemente è stato firmato un accordo tra le sigle sindacali FP CIGL Piemonte, UIL FPL Piemonte, FIALS Piemonte, Nursind Piemonte e Nursing Up Piemonte, che segna l’inizio della terza fase di stabilizzazione per il personale sanitario precario del Servizio Sanitario Regionale (SSR).

L’accordo rappresenta un importante passo nella lotta al precariato, aprendo la strada alla stabilizzazione per il personale che avrà maturato 18 mesi di servizio entro il 31 dicembre di quest’anno. La misura include anche lavoratori autonomi con partita IVA e quelli con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, oltre ai professionisti precari dell’Istituto Zooprofilattico.

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Questa operazione fa parte di una strategia più ampia volta a rafforzare il settore sanitario regionale e tutelare le professionalità acquisite, con l’obiettivo di offrire un servizio sanitario sempre più solido e capillare alla popolazione.

Claudio Delli Carri, Segretario Regionale del sindacato Nursing Up Piemonte, e Fausto  Russo, Segretario aziendale Nursing Up ASL Città di Torino, hanno dichiarato: “Siamo soddisfatti del percorso intrapreso, questa terza fase di stabilizzazioni offre finalmente l’opportunità a molti professionisti infermieri precari di trovare continuità lavorativa e di valorizzare le competenze sviluppate in anni di servizio, inclusi i momenti difficili della pandemia. La lotta al precariato resta centrale nelle nostre azioni e continueremo a perseguire senza sosta l’obiettivo di rafforzare la sanità pubblica del Piemonte.”

L’accordo non esaurisce tuttavia gli obiettivi assunzionali della Regione, che ha confermato un piano di duemila nuove assunzioni di professionisti, oltre alle stabilizzazioni già previste e al turnover. Durante l’incontro è emerso infatti che si è ancora lontani dall’obiettivo, poiché mancano ancora molte risorse per assicurare un servizio di qualità.

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Delli Carli ha infatti commentato: “Siamo ancora lontani dall’obiettivo di 692 infermieri su un accordo che prevedeva 2000 assunzioni su tutti i profili professionali. Con 1273 assunzioni al 30 settembre 2024 sono stati assunti  solo 232 infermieri. Se l’andamento assunzionale procedesse in questa maniera fino al 31 dicembre verrebbero assunti solo 400 infermieri anziché i 692 preventivati per fine anno. Mancano 300 unità”.

Di tutte le criticità delle aziende sanitarie spicca maggiormente la situazione della Città della Salute per la quale nonostante siano stati previste 202 assunzioni in più nel profilo di infermieri, ad oggi non sono ancora state effettuate.

“La Regione ha dimostrato una volontà di intervento, come nel caso della Città della Salute, ma occorre fare di più. Le assunzioni devono essere rapide ed efficaci per rispondere alle esigenze della popolazione e per tutelare la salute degli operatori stessi” conclude Delli Carri.

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