Petronas Lubrificanti, la sfida per il futuro è “green”

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Il Salone dell’Auto di Torino ha permesso di conoscere meglio il mondo dei lubrificanti Petronas, la multinazionale malese che, dopo aver assorbito la prestigiosa Olii FIAT, da anni ha la propria sede Ricerca & Sviluppo tra Santena e Villastellone.

Petronas Lubrificanti
Lo stand Petronas al Salone dell’Auto di Torino

Si è svolta nella prestigiosa cornice nel centro storico della capitale sabauda a cura di Andrea Levy, patron indiscusso del Salone dell’Auto di Torino con pluriennale esperienza, la kermesse che ha riportato la città agli antichi splendori delle esposizioni internazionali degli inizi del ‘900, quando il mondo dell’auto stava emettendo i primi vagiti: un “marchingegno” che bruciando carburante attraverso una miriade di ingranaggi ha permesso di sostituire l’energia animale con quella meccanica.

Non poteva mancare in questa location così prestigiosa una realtà che ha a che fare con tutto il modo della meccanica a 360 gradi, una realtà del territorio che, qualche anno fa, ha assorbito la prestigiosa Olii FIAT accorpandola in una multinazionale malese ormai conosciutissima: la Petronas, il cui quartier generale della ricerca e sviluppo mondiale sorge tra Santena e Villastellone, un nuovissimo complesso industriale globale rifiorito nel 2018 dalle basi dei passati stabilimenti dei lubrificanti Fiat, traghettando così valori, tradizioni e competenze a una multinazionale attenta, rivolta alle politiche e scelte “green”.

Petronas Lubricants: iniziative sulla biodiversità, tra api e asparagi

Il mondo dei lubrificanti non è in generale molto noto “all’uomo della strada”, se non a settori più specializzati, ma l’importanza di fare conoscere a tutti le politiche antinquinamento che partono da chi si occupa del settore è inderogabile.

Fondamentali le specifiche API e ACEA, il cosiddetto minimo sindacale per la compatibilità di un lubrificante per ogni tipo di motore dettate dalle esigenze tecniche delle case automobilistiche così da avere il “minimo” di emissioni dannose, ma la ricerca costante di Petronas sulle formule dei prodotti, permettono di ridurre ancora notevolmente quel “minimo” sino a livelli molto vicini allo zero, che comunque vorrà essere raggiunto nell’arco di pochi anni, aumentando di conseguenza la durata ed efficienza degli organi meccanici, oltre che preservare l’ambiente, riducendo in modo trascurabile il risultato della combustione.

Hamilton e Russell in visita alla Petronas di Santena

Gli obiettivi sono la ricerca continua di talenti specializzati da inserire nelle fila di questa struttura per avere un team con idee innovative e sempre più proiettati al domani, motivo per cui Petronas, rivolge attraverso la conoscenza a tutti i livelli partendo dalle scuole elementari del territorio, passando alle superiori con incontri con gli studenti spiegando le modalità e i percorsi per un progresso sostenibile, sino ad arrivare ai politecnici, dove si individuano le migliori risorse nel campo meccanico e meccatronico (nei quali la richiesta è decisamente alta), da inserire nel mondo lavorativo, previo corsi di formazione specialistici all’interno dell’azienda.

«La politica è quella di informare oltre che specializzare per questo si organizzano visite nel sito produttivo che si rivolgono, in modo capillare e costante, dal singolo alle grandi organizzazioni, solo in questo modo si può avere un flusso costante e a tutti i livelli per parlare un linguaggio comune e comprensibile “tout court” su un mondo vivibile senza più emissioni nocive nei prossimi anni», tratteggiano Laura Sbavo e Fulvio Savio, che hanno rappresentato la multinazionale malese al Salone dell’Auto 2024.

Riccardo Borelli

Inaugurato il Centro Petronas tra Villastellone e Santena