L’Otello di Shakespeare esce dal bar e recita al teatro Elios grazie al Gruppo di Lettura Carmagnola e alla rassegna “A teatro con Letti di Notte”.
La tragedia shakespeariana recupera il suo ruolo popolare di quattro secoli fa, grazie alla messa in scena di Tournée da bar, che per “Letti di Notte” ha portato al teatro Elios di Carmagnola una riduzione leggera dell’Otello, ma aderente allo spirito del testo, proponendo con un solo uomo sul palcoscenico (accompagnato da un suonatore di fisarmonica), tutti i personaggi, alternando momenti di gustosa ironia al finale drammatico.
Il grande amore per il teatro in generale e per le commedie shakespeariane in particolare (e aggiungiamo un bicchiere di birra con gli amici) hanno spinto una sera di dieci anni fa Davide Lorenzo Palla a salire sul tavolino del bar in cui stava bevendo con gli amici e iniziare a recitare una scena dell’Otello.
Fra la sorpresa generale e sua in particolare, gli avventori smisero quasi subito di fare quel facevano (continuando a bere, ovviamente) e si interessarono alla performance dell’allora trentenne attore milanese. Applaudendo ai passaggi più significativi, ridendo a cuore aperto nei passaggi più esilaranti, commovendosi a quelli più tragici.
Quella che doveva essere una boutade estemporanea e fine a sé stessa, fu invece il momento di avvio per una riflessione che ha portato Palla a inventarsi i “Tournée da bar” che si sono esibiti all’Elios nell’ambito della rassegna teatrale organizzata dal Gruppo di Lettura Carmagnola.
“Inizialmente fui spiazzato dalla reazione degli altri avventori. Con i miei amici stavo bevendo in un bar di un rione popolare, dove la cultura non è certo fra gli interessi principali, anche se tutti conoscono, per sentito dire, William Shakespeare e il dramma di Otello. Anche se nessuno dei presenti probabilmente era mai entrato in un teatro -afferma un decennio dopo Davide Lorenzo Palla– Il mio atteggiamento perplesso era frutto di un preconcetto estremamente diffuso ai giorni nostri. Si pensa che le grandi tragedie del bardo inglese siano interessanti solo per un limitato e colto pubblico. Dimenticandoci che le opere di Shakespeare venivano rappresentate al Globe Theatre, un luogo di riunione dove la gente non stava compostamente seduta sulle poltrone, ma mangiava, beveva, chiacchierava e, se ci riusciva, amoreggiava. Il teatro come centro di rappresentazione classico nasce più tardi con le sue poltroncine e gli spettatori compostamente seduti”.
La rappresentazione dell’Otello di Carmagnola, al teatro Elios, ha visto gli spettatori comodamente seduti in poltrona, senza popcorn e bevande in mano, e probabilmente senza amoreggiare, ma sicuramente e decisamente coinvolti da Palla.
Il protagonista ha chiesto nel prologo ad alcuni dei presenti in sala di interpretare per un breve istante una figura (compresa quella dello spettatore disgustato dalle scene che si alza e se ne va inveendo contro lo spettacolo); Palla è un attore solitario che ha saputo mantenere vivo l’interesse e l’attenzione del pubblico fino all’epilogo finale fra grandi applausi e risate cristalline.
“Ho sempre amato i lavori di Shakespeare, ma il problema era che non sapevo scegliere quale personaggio interpretare. Otello, Iago, Desdemona e Cassio mi attraevano tutti allo stesso modo e quindi non mi è rimasta altra soluzione che salire sul palco da solo (affiancato dal musicista Tiziano Cannas, preziosa spalla musicale con la sua fisarmonica, oltre che con il sax e la tromba) e dare il via allo spettacolo. Interpretandoli tutti”.
Dopo oltre 150 rappresentazioni l’Otello di “Tournée da Bar” è uno spettacolo maturo che si ripropone agli spettatori con solidità e consistenza, scivola via intenso e leggero nella sua ora e mezza di rappresentazione senza interruzioni o tentennamenti, coinvolgendo totalmente l’attenzione di chi sta in platea e si diverte, riservando la lacrimuccia conclusiva alla tragica sorte di Desdemona nel finale.