Ospedale Unico, Saitta difende la scelta regionale, mentre il Comitato Chierese aderisce al ricorso al Tar

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L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, difende la scelta di costruire il nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 tra Moncalieri e Trofarello, nonostante le molte critiche (e i ricorsi legali) provenienti da più parti, in particolare dalle aree carmagnolese e chierese. «La scelta del luogo dove costruire il futuro presidio ospedaliero è stata compiuta tenendo conto del trasporto pubblico, dei collegamenti stradali, della posizione rispetto al territorio di riferimento: l’area del Movicentro di Trofarello è quella che meglio risponde ai criteri prefissati -ha spiegato alle Commissioni II, IV e V del Consiglio regionale- Il nuovo ospedale sarà attrezzato per le urgenze e per tutte le complessità e potrà offrire competenze e professionalità all’avanguardia. Nessun territorio sarà abbandonato, anzi l’offerta sanitaria verrà raddoppiata: Moncalieri, Chieri e Carmagnola faranno parte della nuova rete di assistenza territoriale che la Regione sta rafforzando in tutto il Piemonte». Saitta ha anche sottolineato come i tecnici abbiano potuto documentare che gli eventi alluvionali del 25 e 26 novembre scorso, particolarmente intensi nell’area moncalierese, non abbiano interessato la zona del nuovo ospedale e come le vie d’accesso siano sempre state percorribili.
Intanto, mentre anche Cambiano ha annunciato un proprio ricorso (e candidato un’area del territorio comunale), il Comitato per l’ospedale a Chieri ha annunciato l’intenzione di aderire al ricorso al Tar presentato da Villastellone, Carmagnola e altri Comuni per contrastare la scelta della location dell’ospedale unico. «Ci sentiamo responsabili nei confronti delle persone che hanno firmato per mantenere i servizi sul nostro territorio e assicurarsi che il nuovo ospedale avesse davvero una posizione baricentrica per tutta l’Asl -afferma Rachele Sacco, presidente del Comitato- Come Comitato non possiamo ricorrere, perché gli unici titolati sono i Comuni coinvolti, ma diamo il nostro sostegno a una battaglia sulla quale si è impegnata a prendere posizione anche il sindaco della Città Metropolitana».